Di infortuni nella NBA di oggi se ne vedono tanti. Troppi, forse. Allenamenti e partite, legamenti o muscoli, non risparmiano quasi nessuno. Ci sono, però, anche dei casi alquanto strani. Più unici che rari, direi. Come quello di Andrew Wiggins, ala dei Golden State Warriors.
Wiggins è stato costretto a saltare la vittoria di giovedì contro i Los Angeles Clippers (120-114) per un infortunio alla mano destra. Ciò che è curioso è la dinamica dell’accaduto. Si sarebbe, infatti, chiuso la portiera della macchina sull’indice della mano destra la mattina stessa della partita.
Wiggins avrebbe partecipato allo shootaround dei Warriors per testare il dito, ma il dolore non gli ha permesso di giocare. Fortunatamente Kerr ha definito il problema come un infortunio di breve durata. Che inquadra bene le 18 gare di stagione regolare finora giocate dai Warriors. Il record è 8-10, l’In Season Tournament è ormai un ricordo dopo la beffa subita a Sacramento. E in tutto questo sono ai box due elementi importanti: Chris Paul per una lesione al nervo della gamba e Gary Payton II per un grave problema del polpaccio destro.
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