I problemi fisici continuano a martoriare la stagione dei Chicago Bulls. La loro stella Zach LaVine con ogni probabilità sarà costretto lontano dai parquet fino all’anno nuovo. Una notizia che nessuno, nemmeno lo staff medico della squadra, si aspettava. Il 1° dicembre, data del primo annuncio ufficiale dell’infortunio, la comunicazione della franchigia era stata chiara: una settimana ai box per un ‘dolore al piede destro’.
Un dolore che, evidentemente, si è rivelato qualcosa di più grave. Nella nuova comunicazione dei Bulls si parla di infiammazione rimediata il 22 novembre, con una timeline per il recupero fissata per tre o quattro settimane.
Annuncio che è arrivato dopo la vittoria per 111-100 sugli Charlotte Hornets, che ha visto protagonisti DeRozan con 29 punti e Vucevic con 20 e 12 rimbalzi. E c’è chi inizia già a fare il malizioso, sottolineando come il record dei Bulls con LaVine disponibile sia 5-13 e senza di lui 3-1. O peggio.
Il mercato intorno a LaVine rimane in ogni caso una situazione da monitorare. Un giocatore del suo calibro è raro venga messo così palesemente sul mercato, e con un prezzo non esorbitante. Nelle ultime settimane si era parlato molto dei Lakers, ma – come è normale – dopo l’infortunio il chiacchiericcio ha rallentato un po’. LaVine è nel bel mezzo della sua peggiore stagione di tiro e di punteggio degli ultimi sei anni. In 18 partite, ha una media di 21 punti, 4.9 rimbalzi e 3.4 assist, tirando con il 44.3% dal campo e il 33.6% da tre punti (il minimo in carriera). Difficoltà che vengono da una situazione di cui il due volte All-Star non si sente parte integrante.
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