Continua il periodo di grande difficoltà dei Golden State Warriors che al Footprint Center di Phoenix perdono la seconda partita consecutiva e scivolano all’undicesimo posto della Western Conference, proprio a ridosso della zona Play-In. E se non bastasse il record di squadra, a preoccupare i tifosi dei californiani ci pensa ancora una volta Draymond Green.
Ad inizio terzo quarto, con i suoi avanti 65-60, il numero 23 rifila un colpo al volto del malcapitato Jusuf Nurkić durante un contatto di gioco, riceve un Flagrant 2 e viene dunque espulso per la terza volta in stagione. Il nativo di Saginaw, Michigan chiude la gara con 2 punti, 2 rimbalzi e 2 assist e nella conferenza stampa di fine partita commenta in questo modo l’episodio che lo ha visto protagonista:
“C’è stato con un contatto, mi stava trattenendo per l’anca. Non l’ho fatto apposta e mi scuso. Sapete che non sono il tipo che si scusa se ha avuto intenzione di fare qualcosa, ma mi scuso con Nurkić. So che a vedere dal replay sembra il contrario, ma la mia intenzione era di farmi chiamare il fallo”.
Ora si attende solo la decisione della lega che potrebbe scegliere di infliggere una nuova squalifica ai danni di Green, già sospeso per cinque partite meno di un mese fa per la rissa con Rudy Gobert. L’Orso Ballerino ha concluso il suo intervento davanti ai microfoni parlando proprio della possibilità di essere squalificato nuovamente:
“Vedremo. Io so quali erano le mie intenzioni, sono consapevole di essere una necessità per la squadra. La mia intenzione era di farmi chiamare fallo, mi dispiace e mi scuso perché l’ho colpito senza volerlo”
A fine partita sono arrivate ovviamente anche le parole di coach Steve Kerr che ha ammesso di non aver rivisto nessun replay del fallo di Draymond Green:
“Abbiamo bisogno di Draymond. Lui lo sa, ma deve trovare il modo di mantenere la calma e restare in campo per aiutare i suoi compagni”.
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