Il 20 dicembre 2003 LeBron James scese in campo per la prima volta contro i Chicago Bulls. Quel giorno i suoi Cleveland Cavaliers vinsero 95-86 grazie ai 32 punti, 6 rimbalzi e 10 assist del Prescelto. Stanotte, a vent’anni di distanza, è toccato ancora ai tori rossi. Con un risultato differente: la squadra di Billy Donovan ha portato a casa la sua dodicesima vittoria di stagione con un sonoro 124-108 ai danni dei Los Angeles Lakers. Nonostante i 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist di un eterno LBJ.
Ai margini della sconfitta, LeBron ha riflettuto sull’eredità di tutte le sfide contro i Bulls nella sua lunga carriera. Si tratta di 64 partite: il ragazzo di Akron ne ha conquistate 34 con una media di 28.2 punti, 7.7 rimbalzi and 6.5 assist a partita. Quattro serie su quattro vinte ai Playoff, con un record di 16-5. E un plus/minus totale di +283. Numeri impressionanti. E tra i suoi momenti preferiti ha ricordato proprio le battaglie in postseason contro Derrick Rose. Soprattutto quella del 2015, con il celeberrimo buzzer beater in gara-4 per riportare in parità la serie. Una partita che i tifosi Bulls di sicuro, loro malgrado, si ricordano fin troppo bene:
Dall’altro spogliatoio sono arrivati gli elogi di coach Donovan:
“Nutro grande rispetto e ammirazione per qualcuno che è stato nella lega ed è stato così grande come lui per così tanto tempo. E che ha ancora la voglia di mantenere il suo corpo a un livello davvero molto alto”.
Ma per quanto tempo ancora James potrà continuare così?
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