Dopo l’assenza di 16 partite per il pugno rifilato a Nurkic, Draymond Green è tornato in campo con la maglia degli Warriors. Green è partito dalla panchina, e ha finito per giocare 24 minuti, collezionando dei buoni numeri. Ha segnato 7 punti, raccolto altrettanti rimbalzi e ha servito quattro assist ai compagni. Anche il suo plus-minus (+1) è positivo. A fine partita ha commentato:
“E’ stato divertente ritornare in campo. E’ sempre divertente avere la possibilità di giocare a pallacanestro. All’inizio è stato un po’ strano uscire dagli spogliatoi e iniziare a fare tiro e il riscaldamento prepartita, ma poi mi sono di nuovo abituato. Penso che i minuti saliranno velocemente, ma nel frattempo devo provare a fare il meglio che posso nei minuti che ho e portare una scintilla a questa squadra”
Ha fatto il suo ritorno nella sfida contro i Grizzlies, ma la scintilla da lui citata non è bastata ad accendere Golden State. Memphis ha infatti vinto la partita sul punteggio di 116-107, e per i Dubs diventa sempre più difficile l’obiettivo dei Playoff. In questo momento sono 12esimi nella Western Conference con un record di 18 vittorie e 22 sconfitte, e sono lontani una vittoria e mezza dall’ultimo posto per i Play In. Soprattutto gli Warriors non hanno mai dimostrato di essere tra le squadre migliori della lega, e in questa stagione sembra anzi che il capitolo di dinastia si sia ormai definitivamente chiuso. Contro Memphis è mancato soprattutto l’impegno nella metà campo difensiva, e Green a fine partita ha detto:
“I singoli fanno la squadra. E se a livello di singoli la nostra difesa fa schifo, fa schifo anche la difesa di squadra. Se noi iniziamo ad avere un po’ di orgoglio e ci impegniamo in difesa, allora questo problema si può risolvere. Ma se i ragazzi non sono orgogliosi in difesa, allora non potremo fare niente. E’ molto semplice”
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