Dall’inizio della stagione, in diverse occasioni Victor Wembanyama ha spesso avuto difficoltà nell’esprimere il suo gioco. Ieri sera è andata in scena una di quelle serate per il francese e per gli Spurs. Di fronte ad un Trae Young scatenato nel primo quarto, San Antonio è scivolata pian piano sotto di 10, 15, 20, 25, 30 e addirittura 35 punti (69-34). Risultato: all’inizio del secondo tempo Devin Vassell, Tre Jones e Victor Wembanyama sono stati puniti da parte di Gregg Popovich, lasciati mestamente in panchina.
Poco dopo, lo stesso Pop ha rimesso sul parquet il francese, il quale ha poi terminato la sua personalissima prestazione con 26 punti a referto, di cui 18 nel solo ultimo quarto. Queste le parole di Wembanyama:
“Mi piace quando sono seguito così da parte del coach… mi piace essere “minacciato” in qualche maniera. Mi piace se mi dicono che vado in G-League se non gioco come dovrei. È giusto mettermi sotto pressione per i miei errori. Tutti i consigli che ricevo dallo staff sono molto utili per aiutarmi a capire cosa non devo fare. In questi mesi mi sento migliorato e più vicino al livello richiesto in NBA.”
Quindi, sono arrivati anche i commenti al bacio da parte dello stesso Pop:
“Il fatto che Victor abbia reagito in quel modo la dice lunga su come prende le cose. È ricettivo a qualsiasi tipo di consiglio e richiesta. Ha un QI molto alto. Capisce il gioco in modo intuitivo. Se gli spieghi qualcosa, lui lo capisce. È un giovane straordinario di 20 anni.”
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