Photo by Andrew D. Bernstein/NBAE via Getty Images)
Spendere ulteriori parole su MJ probabilmente risulterebbe pleonastico o quantomeno suonerebbe come un qualcosa di già sentito. Nell’anno da rookie Jordan viaggiò a 28.5 punti di media (con 51.5% dal campo) e scatenò un’incredibile ondata di attenzioni verso le sue straordinarie prestazioni che gli valsero un posto da titolare all’All-Star Game del 1985. La cosa piacque molto poco ai veterani dell’NBA, in particolare ad Isiah Thomas, infastiditi dal clamore che MJ aveva attirato su di sè. Il tutto sfociò nel celebre quanto leggendario freeze-out su Jordan proprio nel match fra i campioni: i compagni della rappresentativa della Eastern Conference si dimostrarono restii nel passargli il pallone, lasciando il campione dei Bulls con solo 7 punti a referto. Che il freeze-out sia davvero avvenuto o che esso sia solo frutto di fervide immaginazioni dell’epoca, non ci è dato saperlo. Jordan a fine partita dichiarò: “Non penso sia successo qualcosa di simile. In un All-Star Game devi importi, devi dimostrare cosa sei in grado di fare. Questo era il mio primo All-Star Game e sono stato molto esitante. Non volevo essere visto come un Rookie pronto a rubare la scena a qualcuno. Ero solo felice di esserci.
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