Pubblicato per la prima volta il 17 febbraio 2017.
Partecipare ad un All-Star Game è una delle esperienze più gratificanti per un giocatore NBA. Spesso il prestigio stesso di un cestista si misura anche in relazione al numero di apparizioni nella partita delle stelle, testimonianza di stagioni ad altissimi livelli e di un rendimento stagionale tra i top della Lega.
Molti All-Star invece non sono stati in grado di ripetersi nel futuro e hanno tradito quelle che sembravano essere grandissime aspettative: ne è un fulgido esempio Roy Hibbert, con due presenze (2012 e 2014) all’All-Star Game a cui però è seguito soltanto un incredibile declino.
Ci sono invece giocatori che, fin dai primi passi sui parquet della massima lega professionistica statunitense, hanno saputo imporsi dettando i loro ritmi e le loro leggi. Così impazienti da non poter attendere qualche anno per la propria consacrazione, ma spinti dalla necessità di eccellere già nell’anno da rookie. A pochi giorni dall’edizione 2017, andiamo a vedere insieme coloro che nel primo anno in NBA hanno infatti non solo ricevuto una chiamata all’All Star Game, ma vi hanno addirittura partecipato da titolari.