Era il momento del why not us? per i New York Knicks. Cinque vittorie di fila, una sesta in dirittura di arrivo (sarebbe poi finita 125-109 per i newyorkesi contro i Miami Heat campioni dell’est in carica. Ma l’infortunio rimediato da Julius Randle, a quattro minuti dal termine della partita, rischia di gettare un’ombra su tutto.
Si parla per ora di dislocazione o sublussazione. Ma niente è ancora definito. Il numero 30, palla in mano, ha attaccato il pitturato per un layup. Il rookie Jaime Jaquez Jr. si è frapposto tentando di causare un fallo di sfondamento (non ravvisato dagli arbitri). In compenso, però, Randle ha allungato la mano a terra per frenare la caduta. Lì sembra essersi infortunato.
Secondo fonti ESPN le radiografie svolte immediatamente dopo l’infortunio non avrebbero mostrato danni ingenti. Devono ancora però essere ufficializzati i risultati della risonanza magnetica di oggi. E i Knicks tengono il fiato sospeso. Anche perché numerosi esperti indicano che, in caso di lussazione completa della spalla, i tempi di recupero si aggirerebbero intorno al mese.
Un vero peccato. Anche perché Randle, sebbene in sordina rispetto agli anni passati, stava viaggiando a medie ottime: 24.1 punti e 9.2 rimbalzi a partita. Livello che si è alzato ulteriormente dall’acquisizione di OG Anunoby, che ha garantito maggior presenza difensiva alla squadra di Tom Thibodeau. I Knicks sono ora 12-2 da quando hanno acquistato l’ex Toronto Raptors e occupano il quarto posto a Est.
Dopo la partita, Tom Thibodeau ha espresso la sua preoccupazione per l’infortunio della stella:
“È un guerriero. Ci si preoccupa ogni volta che qualcuno si fa male e si spera per il meglio. Ora siamo in questa situazione. Ma so che se lui è fuori, il sostituto entrerà in campo e farà bene”.
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