Fine settimana importante per Atlanta che nel giro di 24 ore ha regolato Phoenix e Golden State. Questa volta è stato necessario un tempo supplementare per avere la meglio sui californiani che si sono poggiati totalmente su uno Stephen Curry versione MVP, con 60 punti messi a referto. Nonostante la stanchezza da entrambe le parti (gli Warriors avevano giocato a Memphis il giorno prima), l’incontro è stato comunque particolarmente intenso e serrato, visto che le due squadre sono rimaste a contatti fino al termine dei regolamentari.
All’overtime è stato Dejounte Murray a mettere tutti d’accordo, trascinando gli Hawks alla vittoria con il punteggio finale di 141-134. Tra le fila dei padroni di casa, bene Jalen Johnson con 21 punti, 13 rimbalzi, 8 assist e 0 palle perse in 43 minuti, così come Onyeka Okongwu e Clint Capela: i due lunghi hanno dominato sotto canestro catturando rispettivamente 16 e 15 rimbalzi, senza dimenticare i loro 22 e 17 punti.
Per Golden State, evidenziamo i già citati 60 punti di Stephen Curry, di cui 22 solo nel quarto quarto (il suo record in carriera). A differenza di Atlanta, però, il play non è stato accompagnato dai suoi compagni di squadra: male Klay Thompson con 4/19 dal campo, di cui 2/13 da 3 punti, mentre Andrew Wiggins ha terminato il match con 2 punti e 1/6 al tiro.
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