All Star Game

All-Star Saturday, il trio Pacers vince la Skills Challenge. Lillard fa back-to-back da tre

L’All-Star Saturday è ormai da tempo il momento più atteso della pausa NBA. La partita è goliardia allo stato puro, spettacolo alla americana. Il sabato, con le sue sfide dirette tra giocatori, conserva invece un briciolo di quella competitività che rende tutto più bello. Almeno, avrebbe dovuto conservarlo. Perché se è vero che alla fine le challenge tendenzialmente le vince chi si mette di più in gioco, è altrettanto vero che spesso gli avversari sono più giocherelloni che altro. Come il caso della Skills Challenge

All-Star Skills Challenge

A trionfare sotto i riflettori della Gainbridge Fieldhouse di Indianapolis è il team di casa. I tre Pacers (Tyrese Haliburton, Bennedict Mathurin e Myles Turner) hanno sbaragliato la concorrenza del Team First Picks (Paolo Banchero, Victor Wembanyama, Anthony Edwards) e del Team All-Stars (Scottie Barnes, Tyrese Maxey, Trae Young). Si tratta del terzo anno consecutivo, dopo Cleveland e Utah, in cui i tre giocatori della squadra di casa trionfano nello Skills Challenge. Sintomo ovviamente di quella mancanza di competitività. Chi è davanti al suo pubblico vuole vincere, gli altri sono lì per divertirsi.

Niente di opinabile a chi vuole godersi una settimana di pausa nel mezzo di una stagione regolare lunga e intensa. Ma è oggettivo che la NBA provi e riprovi a vendere il prodotto All-Star senza mai riuscire a creare qualcosa di minimamente attrattivo per il pubblico. Da Scottie Barnes che si dimentica come palleggiare a Anthony Edwards che tira solo di mancino. La vittoria per Team Indiana arriva allo spareggio contro Team All-Stars. Uno spareggio dalla lunga distanza, essendo una sfida di tiro dalla metà campo. Per Trae Young e compagni 58.8 secondi per muovere la retina. A Tyrese Haliburton ne sono bastati venti in meno, con annesso choke sign alla Reggie Miller.

All-Star Three point contest

È sempre e solo Dame Time. Forse l’unica tra le sfide dell’All-Star Saturday che in un modo o nell’altro non delude mai. Perché quando si tratta di buttare il pallone a spicchi dentro all’anello di ferro nessuno si tira indietro. Per la prima volta da Jason Kapono (2007-2008), il vincitore prenota un back-to-back riaffermandosi nell’Olimpo dei tiratori NBA.

Una competizione tiratissima fin dal primo turno. Su sei partecipanti, solo tre potevano accedere al round finale. Out subito Markkanen e Brunson, è servito uno spareggio da 30 secondi aggiuntivi per eliminare Haliburton. I top three – Trae Young, Damian Lillard e Karl-Anthony Towns – si sono sfidati nella finalissima. Solo 22 punti per il lungo di Minnesota, 24 per la guardia di Atlanta. Un punteggio abbordabilissimo per Lillard, che nel primo turno aveva fatto 26 punti. E in effetti alla fine del penultimo carrello, ha già raggiunto Young. Poi quattro errori di fila. E la moneyball sulla sirena, in pieno stile Dame Time, per vincere ancora la Three-Point Challenge.

 

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Pubblicato da
Filippo Riccardo di Chio

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