Slam Dunk Contest: la sfida più attesa per la sua spettacolarità connaturata. La sfida più criticata, perché dagli esempi maestosi del passato (si pensi alla celebre sfida Aaron Gordon – Zach LaVine) si è passati a fantocci talvolta insopportabili. E quest’anno i quattro partecipanti non promettevano niente di scintillante. Dal campione in carica Mac McClung, al rookie rivelazione Jaime Jaquez Jr. a un altro G-leaguer come Jacob Toppin. Fino – elemento celebrato da tutti con speranza – al ritorno di un All-Star nella competizione. In questo caso Jaylen Brown. Risultato? Peggio degli altri anni.
Al primo turno sono subito fatti fuori Jaime Jaquez Jr. e Jacob Toppin. E le polemiche non sono poche. Certo, le schiacciate non sono tra le più spettacolari e impossibili. Ma in ogni caso Toppin ha realizzato un ‘360’ facendosi passare il pallone tra le gambe. E Jaquez ha saltato Shaquille O’Neal in piedi. Tutte schiacciate ben più meritevoli di quelle di Jaylen Brown, che si è limitato a saltare sopra lo youtuber Kai Cenat (seduto) e ha fallito altri tentativi. E il sentore era che i giudici abbiano voluto premiare la presenza di un All-Star favorendone l’ingresso in finale.
La finale dello Slam Dunk Contest
In finale ci va proprio Jayen Brown contro il campione in carica Mac McClung, direttamente dagli Osceola Magic. A vincere è proprio quest’ultimo, che quindi – come Lillard nella sfida del tiro da tre punti – si conferma campione di specialità. Una performance, però, meno perfetta rispetto a quella dello scorso anno a Salt Lake City. Dodici mesi fa ricevette il punteggio perfetto – 50 – dai cinque giudici in tre delle sue quattro schiacciate. Quest’anno, il 50 arriva solo per una. Ma è quanto basta, perché è quella decisiva.
Ha fatto indossare a Shaq la maglia del suo liceo – con qui McClung aveva già trionfato nel 2023 – e lo ha reso pedina di una slam dunk spettacolare. Saltando sopra la testa del quattro volte campione NBA e schiacciando all’indietro, ‘in rovesciata’. Un gesto atletico molto simile a quello precedente e di gran lunga migliore rispetto all’avversario diretto Jaylen Brown. Mostruosa – a mio modesto parere – anche una sua altra dunk nel turno iniziale. McClung ha spiccato il volo, ha lasciato il pallone in aria per poi riprenderlo immediatamente e concludere il gesto atletico. Il voto – 48 – non è stato apprezzato dal pubblico che ha ricoperto di ‘buuu’ i giudici.
Tutto sommato, però, un’edizione sotto tono. Che ha ricevuto le critiche di stelle della NBA, come Joel Embiid.
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