Se LeBron James è consapevole che la fine della sua carriera si stia avvicinando inesorabilmente, Stephen Curry – quattro anni più giovane di lui – sembra ancora lontano da tutte queste considerazioni. Almeno questo è quanto emerge dalle sue dichiarazioni al termine di un All-Star Game in cui si è accontentato di 16 punti (6/17 al tiro) partendo dalla panchina. Gli anni di gioco ancora davanti a lui? Questa la sua risposta:
“Ci penso continuamente, ma poi smetto di pensarci perché devo sempre preparare la prossima partita in calendario. C’è una routine e un ciclo che si instaura da solo ogni regular season che scaccia via ogni pensiero.”
Sono rari per lui i momenti di pausa vedendo i ritmi frenetici della stagione regolare NBA, seguiti negli anni passati da lunghe avventure nei Playoff con i californiani. Ma il diretto interessato sa che, quando arriverà il suo momento, dovrà avere la forza di dire basta:
“Verrà il momento in cui mi sveglierò e il mio corpo e la mia mente mi diranno che è ora. Ma non credo di essere vicino alla fine. Il consiglio di Tom Brady è stato semplicemente di valutare anno per anno. Non bisogna avere fretta e ansia nel capire quanto tempo posso ancora giocare. Il mio corpo me lo dirà. Ma non credo nel breve termine.”
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