Dopo oltre due settimane di attesa la NBA ha annunciato finalmente la sentenza sul ricorso presentato dai New York Knicks per la controversa sconfitta subita contro gli Houston Rockets lo scorso 12 febbraio. La gara del Toyota Center è terminata col il risultato finale di 105-103 per i padroni di casa, ma a far discutere sono stati i tre tiri liberi concessi ad Aaron Holiday per un presunto fallo di Jalen Brunson a 0.3 secondi dalla fine della partita. Il numero 0 dei texani ha poi segnato due tiri liberi sui tre concessi.
A fine partita gli arbitri della gara, Ed Malloy, Jacyn Goble e Andy Nagy hanno ammesso il loro errore ma nemmeno questo è bastato per far accogliere alla lega il ricorso presentato dalla franchigia della Grande Mela. Nella storia della National Basketball Association sono solo sei i reclami accolti dalla lega e l’ultima volta risale al lontano 2007. Di seguito il comunicato della NBA sulla gara tra New York Knicks e Houston Rockets:
“I Knicks hanno protestato per un fallo fischiato erroneamente a Jalen Brunson per un contatto con Aaron Holiday durante un tentativo di tiro nei secondi finali della gara. In base allo standard per le proteste delle partite NBA, New York doveva dimostrare che c’era stata un’errata applicazione delle regole ufficiali di gioco, piuttosto che un errore di valutazione da parte degli ufficiali di gara. Poiché il fallo in questione rifletteva un errore di valutazione, New York non ha dimostrato un’errata applicazione delle regole di gioco e il rimedio straordinario di sostenere un reclamo non era giustificato”.
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