Steve Kerr ha ufficialmente firmato il prolungamento del contratto per altri due anni con i Golden State Warriors. L’ufficialità è arrivata nella notte, mentre i termini dell’accordo non sono stati resi noti, ma Adrian Wojnarowski ha riferito la scorsa settimana che la cifra totale si aggirava sui 53 milioni di dollari, il che lo rende l’allenatore più pagato nella storia della NBA. Ancora più importante per la franchigia, questo accordo lo “allinea” con i due anni rimanenti in contratto di Stephen Curry. Queste le parole di Kerr a margine dell’ufficialità della notizia:
“Sì, sono molto felice di aver rinnovato per altri due anni. Anche Joe [Lacob] mi sembra soddisfatto. Siamo in una situazione davvero particolare, poiché vicini alla fine di una legacy, mentre cerchiamo di avviarne un’altra. in cui abbiamo che sta finendo e un’altra che sta arrivando. Stiamo cercando di fondere queste due situazioni e mettere le basi per l’anno prossimo. Dobbiamo continuare così per un paio di anni e poi valutare cosa stiamo facendo.”
Anche se ci è voluto un po’ di tempo per concludere la trattativa, Kerr non ha mai dubitato che le due parti sarebbero riuscite a raggiungere un accordo:
“Queste cose richiedono sempre del tempo. Io volevo assolutamente rimanere. Joe ha chiarito che mi rivoleva alla guida della squadra. Abbiamo risolto il problema e non potrei essere più emozionato di così.”
Dopo essere arrivato a San Francisco nel 2014, Kerr è diventato il punto di riferimento della legacy degli Warriors incentrata su Curry, Draymond Green e Klay Thompson. Quest’anno, come accennato da Kerr, il suo ruolo è stato differente, poiché impegnato nell’amalgamare un roster formato da veterani e giovani interessanti:
“È stato divertente. Mi è davvero piaciuta questa stagione, nonostante abbiamo perso alcune partite molto combattute. Mi è davvero piaciuto allenare questo gruppo. È stata una stagione emozionante, una sfida, ma tutto piacevole.”
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