I Celtics sono la prima squadra NBA ad avere la certezza matematica di un posto ai Playoff nel 2024. Questa sicurezza è arrivata con la vittoria di stanotte contro i Suns, che hanno battuto due volte a pochi giorni di distanza. Il punteggio finale di stanotte è di 127-112 a favore dei biancoverdi. Dopo un primo tempo in equilibrio, i Celtics sono riusciti a costruire un distacco incolmabile nel terzo quarto.
Il protagonista della serata è stato Jaylen Brown, miglior marcatore con i suoi 37 punti. A cui vanno aggiunti anche i 26 di Tatum e i 24 di Al Horford, che ha avuto la miglior prestazione realizzativa della stagione. Nel complesso i Celtics sono riusciti a battere gli avversari anche grazie a una maggiore precisione nel tiro da tre. Nella sfida di stanotte hanno segnato 25 triple sulle 50 tentate. Nelle due partite in cui si sono incontrati con i Suns, Boston ha segnato un totale di 40 triple. Frank Vogel, head coach dei Suns, stanotte ha parlato di questo aspetto del gioco degli avversari:
“Sono i migliori della lega da tre. Sono difficili da difendere. Si può parlare a lungo di tutti i metodi che si possono adottare per limitarli. Noi abbiamo fatto il meglio che potevamo, ma non è stato abbastanza stanotte”
Nella partita di stanotte c’è stato anche un episodio quantomeno curioso. A tre minuti dalla fine della partita, viene chiamato un timeout. Royce O’Neal, che ha la palla in mano, si prende un tiro da tre, ma è lo stesso Mazzulla, head coach dei Celtics, a contestarlo saltandogli davanti. Quando i giornalisti gli hanno chiesto il perché di quel gesto, Mazzulla ha risposto:
“Ho visto che uno di loro stava cercando di prendersi un tiro, non aveva ancora segnato e io non volevo che si sentisse più fiducioso tornando in panchina. Gary [Washburn, giornalista del Boston Globe] mi ha chiesto di questo un mese fa, e gli ho detto che è una regola della panchina che ci siamo dati. Gli avversari non possono tirare davanti alla nostra panchina per poi tornare con più fiducia. Se chiedo ai miei giocatori di contestarli, anche lo staff deve fare lo stesso”
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