L’interesse attorno alle franchigie NBA – dal punto di vista degli investimenti e del cospicuo ritorno economico atteso – è noto. Capita però che alcuni passaggi di proprietà siano meno lineari di altri, con il rischio che la trattativa si fermi, piuttosto bruscamente, proprio quando si inizia a scorgerne il rettilineo finale. È successo questo, in effetti, nel caso dei Minnesota Timberwolves e della franchigia WNBA Lynx. Lo ha comunicato sul sito della squadra il proprietario Glen Taylor, che dunque manterrà la maggioranza delle quote.
“Continuerò a lavorare con Marc, Alex e il resto del gruppo proprietario per assicurare che le nostre squadre abbiano risorse sufficienti per competere ancora ad alti livelli, dentro e fuori dal campo di gioco. Timberwolves e Lynx non sono più in vendita.”
Perché è saltata la vendita dei Minnesota Timberwolves?
Una posizione netta e inequivocabile, almeno quanto le condizioni dettate dall’intesa originale, poi sfumata. La finestra di 90 giorni richiesta per il closing si è chiusa nella giornata di mercoledì 27 marzo, da cui la presa d’atto di Taylor che ora rilancia. Minnesota ha toccato le 50 vittorie stagionali ed è lanciata verso un piazzamento di prestigio nel più che probabile percorso Playoff che l’attende.
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