Se non dovesse firmare la veteran extension entro il 30 giugno, DeMar DeRozan potrebbe diventare unrestricted free agent nella prossima offseason. Tuttavia, in un’intervista poco prima della palla a due contro i Detroit Pistons, DeRozan ha espresso il desiderio di voler rimanere a Chicago e di voler firmare l’estensione contrattuale quanto prima:
“Questo è il posto in cui voglio stare. Amo la proprietà. Amo tutto della città e della franchigia, il front office e lo staff che abbiamo. È uno di quei posti che mi dà la motivazione nel vedere tutti ottenere ciò che meritano e sentire di nuovo cosa vuol dire vincere”.
Nonostante i Bulls si trovino a fare i conti con un’altra stagione sottotono, piena di alti e bassi, DeRozan non vuole abbandonare la nave:
“Il mio obiettivo principale è sempre stato quello di far avere successo a questa organizzazione e a questa città. Gli ultimi due anni sono stati duri con infortuni e tanti alti e bassi. Ma voglio sempre resistere alla tempesta e affrontare qualunque situazione si presenti per trarne il massimo, per renderla ancora migliore. Questa è sempre stata la mia mentalità”.
Nel corso dell’intervista il veterano NBA ha parlato anche dell’inizio di stagione 2021-2022, in cui i Chicago Bulls avevano un record di 27-13 prima dell’infortunio di Lonzo Ball e ha dichiarato di voler aiutare la franchigia della “Windy City” a ritrovare quel successo:
“La sensazione, l’atmosfera, l’energia che c’era quando abbiamo fatto quella corsa (nel 2021-2022), voglio che la città e tutti questi giocatori possano sperimentarla di nuovo. È sempre facile lamentarsi e dire cosa non va. Ma ho chiarito che questo è il posto in cui voglio stare e superare la tempesta. Non voglio andare da nessuna parte”.
Per concludere “Deebo” ha parlato proprio di Lonzo Ball e dell’infortunio che lo costringe a star fuori dai parquet NBA dal gennaio 2022:
“Non ho avuto la possibilità di vedere i suoi allenamenti di persona. Ma quando lo sento, il feedback è sempre positivo. Spero per il meglio. Spero che giochi ancora. Voglio vederlo di nuovo in campo. Non passa giorno in cui non penso a quando avevamo Lonzo con noi, a come giocava e a come giocavamo noi con lui. Le cose che faceva in campo erano straordinarie”.
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