Magic Johnson non ha lasciato un’eredità indimenticabile ai Lakers nei suoi trascorsi da dirigente. Tuttavia, è indubbio che per lo status acquisito dopo la carriera sul parquet la sua voce funga ancora da cassa di risonanza nell’ambiente gialloviola.
Lakers, le riflessioni dopo il KO al 1° turno: così Magic Johnson
Significativo, dunque, da questo punto di vista, registrarne le reazioni a caldo postate su X a seguito dell’eliminazione dei Lakers dai Playoff 2024. I Denver Nuggets, campioni NBA in carica, hanno regolato L.A. con un gentleman’s sweep (4-1). Magic non sputa sentenze, ma mette in guardia la franchigia sul futuro:
“Laker Nation abbiamo un problema. Tutte le buone squadre a Ovest sono giovani e talentuose: i Nuggets, i Timberwolves, i Thunder e i Mavs. E IL PIÙ GRANDE elefante nella stanza sono gli Spurs che, con Victor Wembanyama, saranno senz’altro una squadra Playoff il prossimo anno. Perché i Lakers possano competere con tutte queste squadre, il roster DEVE migliorare.”
L’analisi si riduce a una constatazione quantomeno superficiale, per quanto supportata dall’esito inequivocabile della graduatoria:
“I Lakers devono prendersela solo con sé stessi. Non sarebbero stati nella sfida Play-in né avrebbero chiuso al settimo posto questa stagione se non avessero perso troppe partite per colpa del load management. “
“La ragione numero 1 per la quale i Lakers non possono battere Denver in una serie al meglio delle 7 partite è che che i Nuggets sono mentalmente e fisicamente più solidi dei Lakers.”
In chiusura della serie di post, un plauso a Jamal Murray, decisivo nel finale di ben due partite della serie:
“Finiamola di mancare di rispetto a Jamal Murray. Dovrebbe essere all’All-Star Game nella prossima stagione, a San Francisco.”
Leggi anche:
NBA Playoff 2024: squadre qualificate, accoppiamenti, tabellone