Era arrivato un po’ come un fulmine a ciel sereno, quando tutto sembrava fatto per l’approdo di JJ Redick sulla panchina dei Los Angeles Lakers. Il viaggio nella città californiana, l’incontro con il front office… il matrimonio tra i gialloviola e Dan Hurley era cosa fatta. Salvo poi – secondo fulmine a ciel sereno – far saltare tutto.
Hurley ha infatti deciso di rifiutare la super-offerta da 70 milioni di dollari in sei anni per rimanere sulla panchina di UConn, squadra con cui ha vinto gli ultimi due campionati NCAA.
Gli Huskies si tengono stretto il loro supercoach, con annesso uno scontato (ma al momento non rivelato) rinnovo contrattuale con stipendio almeno alla pari con l’offerta ricevuta da Los Angeles. Come si legge dal comunicato degli Huskies, Hurley si è detto soddisfatto della sua scelta:
“Sono orgoglioso di questa esperienza. Alla fine della storia, sono estremamente fiero della cultura da campioni che abbiamo costruito a Connecticut. Il nostro obiettivo ora è quello di migliorare quest’estate e di creare un legame di squadra per continuare a perseguire il titolo”.
Secondo quanto rivelato da alcune fonti, Hurley si era recato a Los Angeles giovedì e venerdì ha incontrato i Lakers per discutere di un potenziale accordo prima di tornare sulla East Coast sabato. I Lakers avrebbero rappresentato “un’ottima opzione” per Hurley, che non ha mai nascosto di voler accedere al massimo livello NBA. Ma non è bastato. Ora i Lakers con ogni probabilità vireranno nuovamente su JJ Redick o James Borrego, i due principali candidati oltre a Hurley per uno dei coaching jobs più bollenti della lega.
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