Jayson Tatum in difficoltà in queste NBA Finals? Secondo alcuni analisti la star dei Celtics non sta mantenendo le promesse attese, svelando qualche patema di troppo in zona offensiva. La realtà dei fatti, però, vede Boston sopra 2-0 con Dallas e una sorta di tranquillità complessiva. È altrettanto chiaro che il suo apporto non soddisfa gli addetti ai lavori. Allo stato attuale, sarebbe difficile nominarlo come MVP della Finals.
Detto questo, coach Joe Mazzulla ha voluto comunque difendere la sua ala grande, paragonandola – in termini di pressione – come Neymar ogni qualvolta si ritrovi a giocare con la nazionale brasiliana:
“Le lenti attraverso le quali vengono visti i giocatori di calcio sono simili a come vengono trattati gli atleti americani. Basta vedere come è stato trattato Neymar nel corso di questi anni e quello che hanno dovuto sopportare in termini di pressioni e aspettative. Sono d’accordo con te. E credo che la stessa cosa valga per Tatum. Neymar è stato il primo numero 10 a prendersi sulle spalle il peso della 10 del Brasile nell’era dei social media, a differenza dei suoi predecessori. È talmente forte che si da per scontato tutto quello che è in grado di fare. Quando ha vinto la medaglia d’oro segnando il rigore decisivo si poteva pensare che avesse messo a tacere tutti i critici, ma non è successo. E temo che per Endrick possa succedere lo stesso.”
Quindi, la chiosa da parte di coach Mazzulla:
“Ci troviamo in un ambiente mediatico molto simile su come gestire tutte le pressioni, i Celtics sono un po’ come una nazionale vista l’enorme tifoseria che abbiamo. In America nulla è mai abbastanza, tutto viene ridotto a quello che si fa ora e subito. Jayson per quanto mi riguarda è nella sua miglior versione in queste Finals perché fa sembrare facile tutto quello che fa e impatta il gioco in molte maniere diverse. Ma continuerà a migliorare: è un onore allenarlo”.
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