Continua il rapporto non proprio idillìaco tra Kyrie Irving ed i Boston Celtics. L’ultimo capitolo è stato scritto dopo le parole dell’attuale playmaker dei Dallas Mavericks alla vigilia di Gara 5 delle NBA Finals 2024. Irving, infatti, ha svelato che nel 2017 i Celtics non erano oggettivamente nella lista delle destinazioni preferite dal giocatore, ma che le trame di mercato lo portarono nella città del Massachusetts:
“Qui si aspettano che tu abbracci completamente il ‘Celtics Pride’, che aderisci totalmente a tutto quello che sono i Celtics, e se non lo fai sarai scoperto. Ed è quello che è successo a me. Se mi guardo indietro, quando sono stato scambiato con i Celtics, non erano una delle mie opzioni, non erano in cima alla lista diciamo. Così quando sono arrivato, invece di apprezzare la storia e l’importanza della franchigia ho solo pensato ‘Va bene, seguirò il flow e vediamo come va’. Ma ora credo fosse l’approccio sbagliato, ero anche più giovane sapete. Ma ora che sono un po’ più vecchio, guardando le cose col senno di poi capisco che avrei dovuto spendere del tempo per conoscere la gente della comunità, parlare con dei campioni passati di qui prima di me, fare un passo io verso di loro e non aspettare che venissero loro a darmi dei consigli. Parliamo di una delle squadre più vincenti della storia dello sport e devi mostrare rispetto. Credo di aver avuto difficoltà a capire come essere un grande giocatore qui, vincere dei titoli, e allo stesso tempo guidare la squadra e diventare parte senza egoismi dell’organizzazione Celtics e del culto che ne hanno qui”
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