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NBA, Kyrie Irving con maturità “Abbiamo imparato tanto da questa serie”

Sul finire della gara che ha consegnato il titolo NBA ai Boston Celtics, nel momento in cui Jason Kidd ha tolto dal parquet del TD Garden i suoi titolari, Kyrie Irving si è diretto verso la panchina dei padroni di casa per congratularsi con i suoi ex compagni di squadra Jayson Tatum e Jaylen Brown e con tutti i membri dei Celtics. Il nativo di Melbourne ha poi risposto in conferenza stampa sul perché di tale gesto:

“Ci siamo imbattuti in una squadra che ci ha sconfitti in modo giusto, non siamo stati in grado di rispondere a molti dei loro parziali e non siamo stati in grado di eseguire ad alto livello. Quindi, quando stavo stringendo la mano a tutti, era più un segno di rispetto per il loro cammino. Hanno attraversato un incredibile arco di cinque anni in cui sono arrivati in gara-7 o in cui hanno perso le Finals, quindi sanno quanto sia amara la sensazione di essere qui a rispondere alle domande su quando vale la prossima stagione e penso che abbiano usato tutto come motivazione”.

Irving continua:

“Erano sani, tenevano davvero la testa bassa e non prestavano attenzione a nessuno dei riconoscimenti personali o individuali. Penso che si siano riuniti come una squadra e fossero d’accordo con il fatto che ogni persona fosse eccezionale nel proprio ruolo e facesse altruisticamente il suo meglio. Quindi penso che abbiamo imparato più di ogni altra cosa da questa serie su ciò che serve non solo per tornare a questo livello, ma anche per vincere a questo livello, e i Celtics sono l’esempio perfetto per noi a causa di quanto hanno dovuto affrontare con gli ultimi anni”.

L’ex Cleveland Cavaliers e Boston Celtics ha poi continuato la sua intervista parlando del trofeo di MVP delle Finals vinto da Jaylen Brown:

“È stato un grande momento vedere quel trofeo nelle sue mani. Penso che lui e JT (Jayson Tatum) avrebbero dovuto dividerlo, ma quei due ragazzi in particolare, sono stati quasi come studenti e ora sono diventati insegnanti a pieno titolo. Quindi sono davvero orgoglioso di vederli realizzare tutto ciò e anche estremamente motivato a tornare in questa posizione nei prossimi anni con i miei ragazzi ed essere in grado di vincere”.

Nelle serie di finale i tifosi dei Boston Celtics hanno fischiato continuamente Irving, che è diventato molto probabilmente lo sportivo più odiato nella storia della città dopo aver lasciato Boston nel 2019. Lui non si è mai scomposto ma anzi ha dimostrato di essere maturato molto da quando ha lasciato la capitale del Massachusetts.

 

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Pubblicato da
Emanuele Perilli

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