Quello di poter giocare un giorno in NBA insieme a suo figlio, sembrava solamente un sogno irrealizzabile per LeBron James. Ora che gli astri si sono allineati, però, il nativo di Akron non vede l’ora di vedere Bronny all’opera con la canotta dei Los Angeles Lakers. Direttamente dal ritiro di Team USA di Las Vegas, LeBron ha parlato in questa maniera di quanto successo in questi giorni:
“Un’emozione fortissima sentire il suo nome pronunciato al Draft. Era il suo sogno. Il suo obiettivo. Un momento che non dimenticheremo mai. Quello che la gente non capisce è che a Bronny le critiche non interessano, non lo toccano. Io non ero così: se qualcuno diceva qualcosa di negativo nei miei confronti, ci restavo male e permettevo che influissero sul mio umore. Bronny no. Lavora duro. Scende in campo. Fa quello che deve fare, ma quando esce dal campo se ne va tranquillamente a giocare con i videogiochi. Non gliene frega proprio nulla, di nessuno. E non ascolta nessuno. È l’esatto contrario di me”.
Poi, ha delineato il percorso di Bronny rispetto al suo:
“Io non avevo scelta. Dovevo farcela. Per mia madre. Per la mia famiglia. Per la mia città. Bronny ha avuto tutte le scelte di questo mondo. Se volesse smettere di giocare oggi e tentare di essere un giocatore di videogiochi professionista, uno chef o qualsiasi altra cosa potrebbe farlo. È un ragazzino il cui padre è super famoso e super ricco, eppure ha trovato dentro di sé quella voglia, quel desiderio, quella motivazione per riuscire in ciò che voleva fare. Sinceramente io non so se ce l’avrei fatta, nelle sue condizioni”
E poi, la chiosa:
“La gente non capisce quanto è difficile riuscire comunque ad arrivare in NBA a meno di un anno di distanza da un arresto cardiaco. Questo ragazzo è speciale”
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