Dopo l’addio forzato a Klay Thompson – richieste troppo alte lato suo in sede di rinnovo contratto – i Golden State Warriors hanno cominciato a firmare qualche nome di rotazione sul mercato NBA. Ad oggi, sono arrivati Kyle Anderson, Buddy Hield e De’Anthony Melton. Chiaramente giocatori che non possono essere considerati stelle, ma che rinforzano la panchina.
Steve Kerr, coach dei californiani, ha quindi parlato dell’attuale situazione intorno alla sua squadra, ammettendo che Stephen Curry è l’unico giocatore della franchigia sicuro della permanenza. Tutti gli altri, potenzialmente interessati sul mercato. Queste le parole di Kerr a riguardo:
“Ci sono pochissimi giocatori intoccabili nella lega, quando si parla di mercato. Steph Curry è uno di questi. Se si guarda ai Lakers, LeBron James probabilmente è un altro. Ogni squadra ha uno, al massimo due giocatori di questo tipo. Tutti gli altri possono entrare nelle varie discussioni su ipotetici scambi, perché lo scopo di tutti è migliorare la propria squadra.”
Stephen Curry: “Io per sempre un Warrior. Thompson? Non ho ancora realizzato il suo addio”
Parole che confermano anche l’intenzione dello stesso Curry nel rimanere a vita agli Warriors. Impegnato durante il ritiro con Team USA, nelle scorse ore il nativo di Akron aveva commentato in questa maniera:
“Io in un’altra maglia? No, non ci ho mai pensato. Posso dire chiaramente che voglio rimanere un Warrior a vita. Quello è sempre stato il mio obiettivo e lo ribadisco anche in questo preciso momento. Ma come si dice, la NBA è un ambiente selvaggio e le cose cambiano rapidamente. La lega è già cambiata, perciò cerchiamo di adattarci e di evolvere. Se qualcosa cambierà, lo renderò noto. Ma in questo momento l’obiettivo è sempre quello di finire la carriera con una squadra sola.”
Quindi, sempre sull’addio di Thompson con cui aveva creato il fantastico duo degli Splash Brothers, Curry ha chiosato così:
“Non sono ancora entrato davvero nell’ordine di idee che non sarà più con me. Dopo 13 anni assieme non è facile. Coach Kerr scherza sempre dicendo che durante la off-season è impossibile mettersi in contatto con Klay, poi si presenta dal nulla per il training camp pronto a cominciare. Nella mia testa a ottobre mi aspetto ancora di sentirlo arrivare e dire ‘Ehi ragazzi come va?’. Ma so che non succederà. Col training camp me ne renderò conto definitivamente”.
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