Esordio particolarmente complicato allo stadio Pierre-Mauroy di Lille per Joel Embiid. Il motivo? Il lungo di Philadelphia è stato più volte beccato dai tifosi francesi e ricoperto da una marea di fischi. Il nocciolo della questione è presto detto ed è da ricondurre alla richiesta di Embiid di ottenere il passaporto francese, prima di scegliere però di decidere di rappresentare Team USA. Anthony Edwards, suo compagno di squadra, ha quindi commentato in questa maniera l’ambiente intorno ad Embiid:
“Non capisco cosa sta succedendo… non capisco perché viene costantemente fischiato. La Francia ha già Wemby e Rudy, perché vogliono avere tutti i lunghi? Avete già Wemby e Rudy, cos’altro vi serve? Volete giocare con tre ragazzi di 2 metri e 13 ? Sarebbe una squadra difficile da battere…”
Altra reazione, quella di Bam Adebayo:
“Abbiamo capito cosa voleva il pubblico e abbiamo capito perché lo fischiava. Ma lui è uno di noi, e quando sei uno di noi, rimani unito nella buona e nella cattiva sorte.”
Alla domanda sulla sua scelta di preferire gli Stati Uniti alla Francia, per la quale ha anche il passaporto, Joel Embiid ha menzionato una decisione personale, legata alla situazione politica:
“C’è molto da fare in Camerun. C’è diversa tensione e circola l’idea di espellere i francesi dal paese per i tanti anni di oppressione. La mia famiglia vive ancora in Camerun e non voglio che ne paghino le conseguenze. Voglio che siano al sicuro… i rapporti tra la Francia e il Camerun o l’Africa in generale non sono buoni.”
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