Dopo le lacrime di gioia in semifinale, Victor Wembanyama si è asciugato le lacrime di delusione dopo la sconfitta in finale contro gli Stati Uniti. Per consolarlo, Kevin Durant gli ha parlato a lungo a fine match. Forse gli ha detto che lui è il futuro del basket, e che i suoi 26 punti, a 20 anni, in una finale olimpica sono comunque da considerarsi un bel traguardo. Queste le parole del transalpino ai microfoni dei giornalisti:
“Le mie lacrime? Non ho rimpianti, è solo tristezza. Ci godremo quello che abbiamo fatto più avanti. Sono orgoglioso dei miei compagni di squadra. Sono orgoglioso di aver fatto quello che abbiamo fatto qui in Francia davanti ai nostri tifosi. Tra qualche giorno prenderò coscienza di ciò che sta accadendo.”
Autore di 15.8 punti e 9.7 rimbalzi di media nell’intera competizione, il “Rookie Of The Year” ha quindi riservato il meglio per la finale con i suoi 26 punti, il totale più alto della serata. Ciò che fa impressione è il fatto che ha terminato il match come miglior realizzatore, rimbalzista, assistman, palle rubate e stoppatore dei Bleus.
“Cerco sempre di aiutare la mia squadra secondo le necessità e sono pronto a fare qualsiasi sacrificio. Stasera ho segnato punti. Nelle partite precedenti la difesa era troppo concentrata su di me. I miei compagni hanno fatto un buon lavoro assumendosi le responsabilità. Isaia (Cordinier), Guerschon (Yabusele), Mathias (Lessort)… Sono stati incredibili durante tutta la fase eliminatoria.”
Il futuro della Francia e la fiducia di Wembanyama: “Stiamo crescendo”
A 20 anni, “Wemby” non nasconde le sue ambizioni, e pensa già al 2028 per la rivincita a Los Angeles. Per lui la Francia può crescere con l’arrivo della nuova generazione (Risacher, Sarr, Traoré, ecc.):
“Sto imparando e sono preoccupato per gli avversari tra qualche anno. La NBA, la FIBA, tutti… È chiaramente un processo lento. Certo, l’Europa sta recuperando un po’ di terreno e, come ho detto, questo non è scontato. Potremmo non avere mai più un’altra possibilità, ma potrebbero non averne nemmeno loro. Nessuno sa cosa accadrà tra qualche anno. Quello che è certo è che ci stiamo sviluppando. Qui in Francia, il basket sta crescendo.”
Le avversarie sono avvertite.
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