Ripetersi non è mai semplice. Vincere costa sacrifici e investimenti tecnici ed economici, anche se la squadra in questione si chiama Boston Celtics. Pianificare la stagione dell’auspicato ‘Repeat’ nel mezzo dei rumors sulla vendita della franchigia rappresenta una sfida. Brad Stevens, nel ruolo dirigenziale che tante soddisfazioni gli ha dato fin qui, è pronto a giocarsi tutte le carte. Ecco alcuni cardini della strategia Celtics a medio-lungo termine, che lo stesso ex coach ha evidenziato in una recente intervista concessa al Boston Globe:
“Vogliamo blindare i nostri giocatori con estensioni contrattuali adeguate e continuare su questa strada finché sarà possibile. Affronteremo tutti gli scenari, comprese le penalità che deriveranno dallo sforamento del tetto [salariale] di second apron. Sono penalità importanti e dovremo valutarle considerando il nostro livello di squadra e gli aspetti finanziari. Sono certo che ne parleremo con i nuovi investitori.”
La flessibilità tanto cercata dai biancoverdi potrebbe derivare da una gestione sapiente del 15º e ultimo posto a roster. L’idea di Stevens è la seguente:
“Controlleremo la salute della squadra, vedremo come starà ciascun giocatore e se dovessero sorgere problemi da risolvere da qui a settembre, potremmo occuparlo. Allo momento direi che è improbabile. Stiamo cercando di mettere sotto contratto un paio di contratti Exhibit 10 che più facilmente giocheranno a Maine [in G League], vedremo.”
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