Damian Lillard può essere considerata una star NBA? Oggettivamente, sì. È ormai da anni che il playmaker delizia la NBA moderna con le sue giocate, specialmente da dietro la linea dei tre punti e nei momenti più caldi della partita. Il “Dame Time” è lì a testimoniare quanto fatto dall’ex giocatore di Portland nel corso della sua carriera.
Non ha ancora conquistato un titolo NBA, ma c’è anche da dire che con i Trail Blazers non ha mai avuto un roster di altissimo livello come hanno potuto ‘godere’ altre superstar della lega. Detto questo, intervenuto all’interno del podcast di Jeff Teague, l’attuale play dei Bucks ha comunque reclamato maggiore attenzione nei suoi confronti per quanto fatto nel corso del tempo nella Lega:
“Sicuramente non parlano di me quanto dovrebbero. Si comportano come se non avessi fatto quello che ho fatto in carriera. Questa sarà la mia tredicesima stagione in NBA e in questo lasso di tempo, quando penso a quante persone sono state molto forti negli ultimi 13 anni, non sono state così tante persone che hanno fatto quello che ho fatto io da quando sono entrato nella lega, e che l’hanno fatto più e più volte. Penso che la gente si annoia con la continuità di rendimento. E non sono uno che lo fa notare, ma sono otto o nove anni che segno più di 25 punti a partita di media e vinco”.
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