Come sappiamo, il mercato NBA non concede sconti emotivi ai giocatori, i quali – spesso e volentieri – vengono scambiati senza pietà e con un minimo di preavviso. Sono situazioni che ormai siamo abituati a vedere con frequenza, ma con i quali i giocatori NBA non riescono ancora a fare i conti. L’ultimo episodio, in ordine cronologico, è quello relativo allo scambio che ha portato Karl-Anthony Towns da Minneapolis a New York. Quali sono stati i contorni di questa trade? Lo stesso KAT l’ha spiegato così:
“Ho saputo del mio destino circa quattro minuti prima del tweet di Shams Charania che ha annunciato lo scambio, lo shock era a malapena andato via. È venuto Tim Connelly – di Minnesota – a casa mia per dirmelo di persona, che è una cosa che rispetto. Si è presentato da solo, io ero a casa con tre miei cari amici e mio papà, eravamo cinque contro uno e avremmo potuto dare di matto ma lui lo ha fatto lo stesso. Sarebbe stata una situazione difficile in ogni caso, ma posso rispettarlo per essersi comportato in questa maniera.”
Nel frattempo, KAT ha avuto tempo di trasferirsi nella Grande Mela e scendere in campo in preseason con la canotta dei Knicks:
“Pensavo che mi sarei ritirato con Minnesota… ma i miei ex datori di lavoro non erano d’accordo. La sfida in preseason contro Minnesota? Ci ho messo diversi minuti per rendermi conto che fosse reale, mi sembrava strano studiare i filmati di Edwards e McDaniels e vedere che in campo c’ero anche io”.
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