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NBA Preview, Central Division 2024-25: tra nuove speranze e sfide cruciali

Indiana Pacers

Gli Indiana Pacers potrebbero ancora una volta superare le aspettative nella stagione NBA 2024-2025, con il potenziale per emergere come una delle prime quattro squadre della Eastern Conference, replicando il percorso che lo scorso anno li ha portati alle Finali di Conference, perse contro i futuri campioni Boston Celtics. Di fatto, il GM Kevin Pritchard ha assemblato un gruppo di giovani che ha già dimostrato cosa può fare la squadra, soprattutto dopo l’aggiunta di Pascal Siakam nel corso della passata regular season.

Proprio l’arrivo dell’ex Toronto Raptors ha rappresentato il punto di svolta della scorsa stagione. Siakam, con oltre 20 punti di media a partita e il 54,9% al tiro, il suo massimo in carriera, ha dato ai Pacers un secondo giocatore di livello All-Star al fianco di Tyrese Haliburton. Il prodotto di Iowa State sarà il motore principale dell’attacco di Indiana (oltre 20 punti e 10.9 assist a serata, inclusione nell’All-NBA Third Team e secondo miglior giocatore della lega per offensive rating la scorsa stagione), e l’intesa con Siakam è sembrata ottima, in un attacco veloce e dinamico come quello dei Pacers. L’unico fattore di rischio rappresentato da questa coppia è lo stato di salute di Haliburton: l’anno scorso ha saltato solamente una dozzina di partite, ma in sua assenza i Pacers hanno faticato molto (il record è stato di 7-6).

Guardando al resto del roster, in offseason la dirigenza ha scelto di puntare sulla continuità, apportando miglioramenti incrementali senza stravolgere il roster. Le perdite di Jalen Smith e Doug McDermott non hanno scosso particolarmente la squadra, mentre l’aggiunta di James Wiseman porta stazza e potenziale come centro. Ai Pistons veniva utilizzato come lungo di riserva (circa 18 minuti di media a serata), e ci si aspetta che possa portare un solido apporto in partenza dalla panchina per far rifiatare Myles Turner (le proiezioni sui 36 minuti parlano di una doppia doppia di media da oltre 14 punti e 11 rimbalzi). 

In squadra c’è poi Bennedict Mathurin: dopo un’ottima stagione da matricola, lo scorso anno la sua produzione offensiva è apparsa leggermente in calo (poco meno di 15 punti di media), prima di subire un infortunio alla spalla che ne ha concluso anzitempo l’annata. I miglioramenti dall’arco sono però innegabili: il 37.4% di realizzazione del 2023-2024 può essere superato e Rick Carlisle può utilizzarlo come terza opzione offensiva. Il resto del roster non ha poi visto sostanziali novità: Andrew Nembhard e TJ McConnell garantiscono stabilità ed esperienza nel reparto guardie, mentre Obi Toppin viene dalla sua migliore stagione in carriera, chiusa a 10.3 punti di media in poco più di 20 minuti a serata e un ottimo 40.3% dalla lunga distanza, senza saltare nemmeno una partita.

L’unico grande limite dei Pacers resta allora la difesa. Nonostante l’enorme potenziale offensivo, Indiana ha concluso la scorsa stagione al 24° posto per rating difensivo, un dato preoccupante per una squadra con ambizioni da titolo. Myles Turner è un eccellente protettore del ferro (oltre due stoppate di media in carriera), ma la squadra fatica a difendere sul perimetro e spesso concede troppi canestri facili. Se l’allenatore Rick Carlisle riuscirà a migliorare la difesa fuori dall’area, i Pacers potrebbero diventare una squadra molto più pericolosa. L’aggiunta di Siakam ha già migliorato il potenziale difensivo della squadra, ma sarà necessario che giocatori come Nembhard, Aaron Nesmith e il nuovo arrivato Jarace Walker contribuiscano a migliorare la fase difensiva.

Guardando al futuro, i Pacers hanno perciò il potenziale per vincere 50 partite e garantirsi il vantaggio del fattore campo al primo turno dei Playoff. La sfida, però, sarà affrontare la competitiva Eastern Conference, dove squadre come i Boston Celtics, i New York Knicks e i Philadelphia 76ers hanno compiuto mosse importanti nell’offseason per rafforzare i loro roster. Tuttavia, i Pacers hanno già dimostrato di poter competere con le migliori e, se tutto andrà per il verso giusto, un’altra corsa alle finali di conference non è da escludere.

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Pubblicato da
Andrea Capiluppi

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