L’esordio stagionale per i Los Angeles Clippers non è dei migliori. Poco conta l’inaugurazione ufficiale della Intuit Dome. Così come, alla fine della fiera, la sconfitta 116-113 rimediata contro una corazzata come i Phoenix Suns. Ad azzoppare in partenza la squadra di Ty Lue è la notizia dell’assenza di Kawhi Leonard.
Era lui stesso ad aver dichiarato di aver intenzione di giocare fin dalla prima partita di stagione. Era il motivo per cui era ritornato in California prima delle Olimpiadi di Parigi, abbandonando Team Usa. La realtà è molto diversa: The Claw è fuori a tempo indeterminato a causa di una “persistente” infiammazione al ginocchio. La stessa che negli scorsi Playoff lo aveva costretto a fermarsi.
Secondo quanto riporta Shams Charania di ESPN, l’assenza di Leonard sarà di “varie settimane”. Quante? Non è dato saperlo. Forse due, probabilmente molte di più
Ty Lue non ha voluto fornire una tabella di marcia per il suo rientro. E ora, con Paul George ormai a Philadelphia, tutto il peso dell’attacco grava sulle spalle di James Harden. Suoi 29 punti, 12 rimbalzi e 8 assist contro i Suns: non sufficienti per battere i 64 punti del trio Bradley Beal-Kevin Durant-Devin Booker.
È un eterno ritorno, quello di Leonard nell’infermeria. Prima della scorsa stagione, Leonard non aveva giocato più di 57 partite in nessuna delle sue precedenti quattro stagioni con i Clippers. Probabile che non riesca neanche questa volta. E affidare il pallone a spicchi a secondi violini come Derrick Jones Jr. e Kevin Porter Jr. non è certo ciò che si aspettavano in quel di LA.
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