Correva l’anno 1973 e nelle sale cinematografiche usciva L’Esorcista, il capolavoro di William Friedkin, che avrebbe incassato oltre 440 milioni di dollari in tutto il mondo, nello stesso anno i Queen realizzavano il loro singolo di debutto ma soprattutto i Pink Floyd incidevano il celebre ‘The Dark Side Of The Moon’. Mentre, nel cuore dell’Europa, “Il Cannibale” Eddy Merckx diventava il primo ciclista a completare l’accoppiata Giro-Vuelta. L’Ajax di Johan Cruijff dominava l’Europa grazie al suo calcio totale e di lì a poco avrebbe alzato al cielo di Belgrado la terza Coppa dei Campioni consecutiva battendo la Juventus in finale.
In quello stesso anno i New York Knicks si laureavano campioni NBA per la terza volta con Willis Reed MVP delle Finals. Da quel 10 maggio 1973, da quella Gara 5, sono passati 51 anni e i Knicks non hanno mai più sollevato un Larry O’Brien Trophy, ma per la prima volta dopo oltre mezzo secolo dalle parti di Manhattan sembrano essere tornati l’entusiasmo e la convinzione che la squadra di casa possa arrivare a giocarsi l’anello. I Knicks hanno davvero la possibilità di ritrovarsi tra le due migliori squadre della NBA tra otto mesi? Difficile dirlo ora, ma la squadra agli ordini di coach Thibodeau si è mossa egregiamente durante l’offseason, è una seria contender per il titolo e sembra essere la squadra più accreditata per mettere a rischio il regno dei Celtics ad Est.
Come detto, i Knicks hanno condotto un mercato a dir poco fenomenale partendo dall’acquisizione tramite trade di Mikal Bridges dai Brooklyn Nets, rinunciando a parecchie scelte ai prossimi Draft e a Bojan Bogdanović. Bridges nella scorsa stagione è stato il principale terminale offensivo dei Nets e ha registrato medie di 19.6 punti, 4.5 rimbalzi e 3.6 assist. Tuttavia, con tutte le opzioni offensive di cui possono disporre i Knicks, è molto probabile che Bridges possa tornare a ricoprire il ruolo di role player come ai tempi dei Phoenix Suns.
La dirigenza dei Knicks ha deciso di blindare OG Anunoby rinnovandogli il contratto con un quinquennale da 212.5 milioni di dollari. Hanno poi sistemato i problemi nel ruolo di centro dopo l’infortunio di Mitchell Robinson e l’addio di Isaiah Hartenstein, spedendo Julius Randle ai Minnesota Timberwolves e accogliendo nello Stato di New York, Karl-Anthony Towns. Il centro ex T’Wolves viene da una stagione da 21.8 punti, 8.3 rimbalzi e tre assist di media con il 41.6% dalla lunga distanza. Forse per la prima volta in carriera, grazie ad un quintetto molto versatile nelle due metà campo, KAT potrà concentrarsi maggiormente sull’attacco e mettere da parte la sua difesa che negli ultimi anni è stata a tratti inesistente. Il leader di questi Knicks rimane tuttavia Jalen Brunson, che nella passata stagione ha preso per mano i newyorkesi e li ha guidati fino alle semifinali di Conference con numeri di tutto rispetto (28.7 punti, 3.6 rimbalzi e 6.7 assist). Visti i nuovi arrivi di cui sopra, le sue responsabilità offensive e il suo minutaggio diminuiranno leggermente. Quest’estate ha poi deciso di rinnovare il suo contratto lasciando parecchi soldi sul piatto per permettere al front office di rinforzare l’organico intorno a lui e questo lo ha reso ancor di più l’idolo di tutta la parte bluarancio di New York.
L’obiettivo dei New York Knicks è senza alcun dubbio quello di conquistare la postseason e una volta ai Playoff, cercare di stupire e migliorare il risultato della scorsa stagione.