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NBA Season Preview 2024-2025, Atlantic Division: tutti a caccia dei Celtics

Sembra passata un’eternità dalla Gara 5 che ha consegnato ai Boston Celtics il 18° Larry O’Brien Trophy della loro storia, uno in più dei Los Angeles Lakers acerrimi rivali, ma è giunta l’ora di azzerare quanto visto nella scorsa stagione e ripartire con una nuova regular season. La domanda che ogni appassionato della lega cestistica oltreoceano si pone da quel 18 giugno è: gli uomini di coach Mazzulla saranno in grado di ripetere quanto fatto vedere poco più di quattro mesi fa?
Una risposta alla quale è difficile rispondere ad inizio regular season, ma la cosa certa è che i biancoverdi del Massachusetts partono con i favori del pronostico e qualche passo avanti rispetto alle altre 29 squadre. Non sembra esserci nessuna contender organizzata come i Celtics ma soprattutto con la stessa profondità di cui possono godere i campioni NBA in carica.
Se c’è qualcuno che può provare ad impensierire Tatum & Co. nella Eastern Conference sono due squadre che provengono proprio dalla stessa division dei Celtics, i New York Knicks che si sono rinforzati tanto nel mercato estivo e i Philadelphia 76ers, che proveranno a rincorrere il titolo per l’ennesima stagione consecutiva guidati dal solito Joel Embiid.

Discorso diverso per quanto riguarda i Brooklyn Nets e i Toronto Raptors, che non partono sicuramente con ambizioni da titolo ma nemmeno per un posto ai Playoff, se dovessero arrivare tanto meglio, ma sicuramente non rappresentano l’obiettivo principale per queste due squadre. I primi hanno ufficialmente chiuso il capitolo Durant-Irving-Harden con la partenza del pezzo più pregiato arrivato in seguito alle trade per i Big Three (Mikal Bridges) e sono pronti alla ricostruzione totale. I canadesi, invece, hanno velocizzato il loro processo di rebuilding aggiungendo, grazie alle trade per i loro uomini chiave (vedi Siakam e Anunoby), tanti giovani talentuosi come Immanuel Quickley e RJ Barrett  che andranno a dare una mano a colui che ormai è l’uomo franchigia, Scottie Barnes.

Sono tante le tematiche che girano attorno all’Atlantic Division, non ci resta che andarle a scoprire insieme con la preview dedicata.

Boston Celtics

Nella scorsa annata i Boston Celtics hanno dominato la regular season, con il secondo miglior attacco della lega (120.6 punti di media a partita), la quarta miglior difesa (109.2 punti concessi a partita) e il miglior record della Eastern Conference (64-18); come ben sappiamo hanno appeso al soffitto del TD Garden il 18° banner della loro storia.

La stagione NBA 2024-2025 però non sarà una passeggiata per i Boston Celtics. Sembra strano dirlo dopo un titolo vinto e dopo i presupposti iniziali, ma presentarsi da campioni in carica in una lega competitiva come la NBA non è facile per nessuno se non affrontata nella maniera giusta, nessuna delle 29 squadre vuole farsi da parte e rendere la vita facile alla truppa guidata da coach Joe Mazzulla: dai Denver Nuggets ai Dallas Mavericks, dai New York Knicks ai Milwaukee Bucks. Tuttavia la pressione non sembra essere un problema per i biancoverdi, come ammesso da coach Mazzulla:

“La gente dice che avremo un bersaglio sulla nostra schiena, ma io spero che sia dritto sulla nostra fronte, proprio in mezzo agli occhi. Spero di vedere il pallino rosso”

Se è vero che vincere in una lega come la NBA è già di per sé molto difficile, ripetersi per due anni consecutivi è quanto di più vicino a un’impresa – specialmente nella storia recente – basti pensare che nelle ultime sei stagioni hanno trionfato sei squadre diverse (Raptors, Lakers, Bucks, Warriors, Nuggets e Celtics).

Se c’è qualcuno in questo momento che è in grado di spezzare questa “maledizione” sono sicuramente i biancoverdi. La pallacanestro dei C’s la conoscono ormai tutti gli addetti ai lavori, ma non per questo è più facile fermarli. Tanti scarichi per i tiratori liberi, tante triple tentate – nessuno come loro nella passata stagione (42.5 di media a partita) – che convertono con il 38.8% (seconda miglior percentuale dalla lunga distanza, dietro solo a OKC), buona efficacia nel mettere palla a terra e battere i closeout avversari arrivando a concludere a canestro (74.5% di realizzazione al ferro).
Per quanto riguarda il mercato estivo, i Celtics non avevano bisogno di acquisti stellari ma delle conferme in blocco di tutto il gruppo che ha portato nella capitale del Massachusetts il titolo NBA nella scorsa stagione e magari dell’aggiunta di qualche role player con esperienza: detto fatto.

In estate sono infatti arrivati i rinnovi di due titolari inamovibili come Derrick White (quadriennale da 125 milioni di dollari) e Jayson Tatum (rinnovo con il contratto più ricco della storia della NBA) e le conferme di buona parte del supporting cast alle spalle dei titolarissimi come Xavier Tillman (che potrebbe conquistare minuti come backup alle spalle di Horford), Sam Hauser (nove punti di media con il 42.4% da dietro l’arco dei tre punti su quasi sei tentativi a partita), Luke Kornet e Neemias Queta. L’unico movimento di mercato in entrata vero e proprio è stato l’acquisto dalla free agency di un veterano come Lonnie Walker IV.

La notizia negativa per un roster molto competitivo e molto profondo è l’assenza di Kristaps Porzingis, che rimarrà ai box fino agli inizi di dicembre per l’infortunio subito alla gamba sinistra nelle scorse Finals.

Il suo posto in quintetto verrà occupato da Al Horford che nonostante le 38 primavere e il minutaggio che è comprensibilmente diminuito rispetto agli anni passati, nella scorsa stagione ha comunque messo piede in campo in 65 gare di regular season, registrando numeri importanti (8.6 punti, 6.4 rimbalzi e un solido 41.9% da tre).
In definitiva, l’obiettivo per la stagione 2024-2025 dei Boston Celtics è uno ed uno soltanto: puntare al Repeat e confermarsi campioni NBA per il secondo anno consecutivo.

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Pubblicato da
Emanuele Perilli

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