Ieri notte, contro Utah, Chris Paul ha firmato la sua prima doppia doppia con gli Spurs: 19 punti e 10 assist senza perdere un solo pallone. È stato lui a prendere in mano la partita nella ripresa, sia all’inizio del 3° quarto per pareggiare i conti, sia all’inizio del 4° per allargare il divario. Il play è stato elogiato anche dal suo compagno Wembanyama:
“Chris ha davvero preso in mano la partita e ha dato i suoi frutti. E non è una coincidenza. Ha visto cosa stavano cercando di fare nel primo tempo e ha anticipato i loro aggiustamenti. Penso che abbia capito che a quel punto avevamo bisogno che facesse punti e così ha fatto.”
Dopo tre partite, l’ex leader degli Warriors sembrava faticare in campo, poiché stava viaggiando con una media di 7.3 punti e 6.7 assist in 28 minuti. Provando troppo a giocare con “Wemby”, si era dimenticato di attaccare il suo difensore e di essere una minaccia. Queste le parole di CP3 a fine match:
“Il mio rapporto in campo con Wembanyama? Sto ancora cercando di capirlo. Stiamo ancora imparando a conoscerci. È diverso da tutti quelli con cui ho giocato, quindi non è facile fare questo o quello. Non ho mai visto un giocatore di quelle dimensioni dribblare dietro la schiena e non ho mai visto un giocatore più alto di 2.10 metri muoversi in quella maniera. Quindi continuo ad apprendere quello che può fare e mi muoverò di conseguenza.”
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