“Amo la NFL, ma il Natale è della NBA”. Le parole di LeBron James, a margine della vittoria dei suoi Los Angeles Lakers contro i Golden State Warriors, sembravano un ultimo disperato tentativo di respingere l’assoluto predominio televisivo del football americano. Perché se è vero che il Christmas Day è una tradizione della palla a spicchi, è altrettanto vero e innegabile che la palla ovale non ha rivali a livello di ascolti. Per intenderci, guardando il 25 dicembre 2024:
- Chiefs-Steelers (NFL): 24.1 milioni di spettatori
- Ravens-Texans (NFL): 24.3 milioni di spettatori
- Knicks-Spurs: 4.9 milioni di spettatori
- Celtics-76ers: 5.1 milioni di spettatori
- Timberwolves-Mavericks: 4.3 milioni di spettatori
- Lakers-Warriors: 7.7 milioni di spettatori
- Nuggets-Suns: 3.8 milioni di spettatori
Insomma, poco ci mancava che le cinque partite di basket sommate fossero viste da meno persone di un solo match di football americano. Ma per la NBA il risultato ottenuto è comunque ottimo. Il 26 dicembre la lega ha dichiarato che è stato il Christmas Day più seguito degli ultimi cinque anni con una media di 5.25 milioni di telespettatori. Un aumento del +84% rispetto a un anno fa. Lakers-Warriors, di gran lunga l’incontro più seguito del 25 dicembre, è stato visto dal +499% di persone rispetto alla partita più gettonata di dodici mesi fa, un Miami Heat-Philadelphia 76ers. Se anche il giorno di Natale sembra sempre più ovale, la NBA si prende anche queste piccole vittorie.
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