Zion Williamson è tornato in campo dopo un’assenza di 27 partite dovuta ai soliti problemi fisici, stavolta alla gamba sinistra. Nonostante una prestazione solida con 22 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 3 palle rubate, i New Orleans Pelicans sono stati sconfitti dai Minnesota Timberwolves con il punteggio di 104-97.
Williamson ha mostrato sprazzi della sua esplosività caratteristica, inclusa una schiacciata a 360 gradi che ha entusiasmato i tifosi. Tuttavia, la sua performance non è bastata a contrastare l’efficacia offensiva dei Timberwolves, guidati da Anthony Edwards, autore di 32 punti e sette triple, risultando decisivo nei momenti cruciali del match.
Un fattore determinante nella sconfitta di NOLA è stata la serata negativa al tiro di C.J. McCollum, che ha realizzato solo 1 su 14 tentativi dal campo. Questa inefficacia ha limitato le opzioni offensive della squadra, rendendo più ardua la rimonta nel quarto periodo. Con questa sconfitta, i Pelicans vedono peggiorare la loro posizione nella classifica della Western Conference, evidenziando la necessità di apportare aggiustamenti sia in attacco che in difesa per invertire la rotta. Il ritorno di Williamson rappresenta una nota positiva, ma sarà fondamentale integrarlo efficacemente nel sistema di gioco per ottenere risultati migliori nelle prossime partite.
Dopo la partita, Williamson ha dichiarato:
“È stato fantastico tornare in campo e competere con i miei compagni. Ovviamente, avrei preferito una vittoria, ma useremo questa esperienza per crescere e migliorare come squadra.”
I Pelicans dovranno ora concentrarsi sul prossimo incontro, cercando di capitalizzare il ritorno della loro stella e correggere le lacune evidenziate nella sconfitta contro i Timberwolves.
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