I Cleveland Cavaliers sono ai playoff. Non che ci fossero grandi dubbi, visto che la formazione di coach Atkinson è da fine ottobre che mantiene un ruolino di marcia impressionante e detiene il miglior record dell’intera lega (ora a 52-10). Ora, però, è arrivata anche l’ufficialità. Dopo la vittoria in rimonta contro i Miami Heat, per 112-107, i Cavaliers sono diventati la prima franchigia a prenotare ufficialmente il loro accesso in postseason. Sarà il loro terzo anno consecutivo nel basket che conta davvero: non succedeva dai tempi di un certo LeBron James, tra il 2015 e il 2018.
In tutto questo, non deve comunque passare sotto traccia che la vittoria contro Miami è la dodicesima di fila per i Cavs. Contro una Miami che progressivamente sembra ingranare la marcia – e comunque priva di due punte di diamante come Tyler Herro e Andrew Wiggins – c’è voluto il miglior Donovan Mitchell (26 punti e 7 rimbalzi). Oltre a lui, De’Andre Hunter ha chiuso con 16 punti e Evan Mobley con una doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi. Ora non rimane che tenere il ritmo altro, perché si sa che alla fine in postseason non conta troppo con che seed si arriva ma quanto lanciati. E i Cavaliers sono lanciati da quel 15-0 per iniziare la stagione, con un peso non indifferente sul groppone: solo tre altre volte nella storia della Nba era successo che una franchigia iniziasse con 15 vittorie di fila, tutte e tre le altre volte quella squadra è arrivata in finale.

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