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Tony Parker spera in “una fusione o partnership” tra NBA ed Eurolega

Ex leggenda della NBA e membro della Hall of Fame, ora alla guida di una squadra dell’Eurolega, Tony Parker è l’ambasciatore ideale della Lega nel tentativo di lanciare il suo progetto di campionato europeo. Su L’Equipe, l’ex fantasista degli Spurs conferma che sta cercando di creare un legame tra tutti:

“La NBA mi ha contattato, sì, e sto partecipando alle discussioni. Ma a causa delle clausole di riservatezza, non posso dire di più. Questo è un momento chiave per il basket europeo. L’Eurolega ha fatto un lavoro incredibile negli ultimi 25 anni. Sono orgoglioso di aver reintrodotto lì il basket francese, che era stato vietato per un periodo (tra il 2016 e il 2019). Ho incontrato Adam Silver e Mark Tatum. Si trattava di parlare di basket europeo e di radunare tutti attorno al tavolo: NBA, Eurolega e FIBA.”

Il problema è che i colloqui tra NBA ed Eurolega sono in stallo dall’anno scorso e una proposta iniziale della lega americana è stata respinta dalla controparte europea:

“Sarebbe un peccato se finissimo, come negli USA in un’altra epoca, con l’NBA e l’ABA. Perché non dobbiamo sbagliarci: o troviamo un accordo, o la NBA verrà in Europa da sola. Dobbiamo immaginare una fusione o una partnership. Conosciamo la potenza del marchio, il suo know-how di marketing, con il suo ultimo contratto televisivo ( 76 miliardi di dollari in 11 anni negoziati con le emittenti americane, ndr). Senza raggiungere queste somme, il basket europeo potrebbe cambiare dimensione. È il secondo sport più popolare al mondo dopo il calcio. Possiamo puntare al rugby in Francia? Sono ben consolidati, ma è un buon obiettivo da porsi.”

Nel frattempo, nonostante la volontà della NBA di sbarcare in Europa sia chiara, la cosa è ancora ben lungi dall’essere conclusa. Perché senza un accordo con l’Eurolega, che dal canto suo ha consolidato le sue posizioni, lanciare un campionato europeo richiederà un investimento iniziale colossale. Secondo quanto riportato da L’Equipe, durante gli incontri con i principali club calcistici europei interessati a sviluppare una sezione basket, sono stati discussi costi di creazione di una franchigia per diverse centinaia di milioni di euro.

Certo, i fondi di investimento possono ammortizzare la spesa, ma il rischio resta enorme, soprattutto se si devono creare franchigie da zero, senza poter contare sui club storici del Vecchio Continente:

“Non possiamo fare a meno dell’NBA. Ci piacerebbe partecipare, ma l’obiettivo è unire le forze per fare qualcosa di mai visto prima, assicurandoci che nessun club storico europeo venga lasciato indietro.”

 

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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