Prima Victor Wembanyama, ora Damian Lillard. La trombosi venosa profonda, cioè la formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde, tiene lontano dal parquet un altro protagonista della stagione. La guardia dei Milwaukee Bucks rimarrà fuori per un periodo di tempo ancora non definibile. Dipenderà dall’efficacia delle terapie: Dame Time starebbe già assumendo una serie di farmaci anticoagulanti e dovrà sottoporsi a controlli regolari.
Inizialmente era stato definito un normale stiramento al polpaccio destro. Tre partite in fila saltate, ma niente di serio: era un “indolenzimento”. Poi la doccia fredda, a 11 partite dal termine della stagione regolare e con i Playoff ormai alle porte. Probabilissimo, dunque, che la squadra di Doc Rivers sia costretta ad affrontare la postseason senza la sua punta di diamante numero due. E diventa difficile immaginare uno scenario in cui i Bucks riescano anche solo a impensierire corazzate meglio armate e con una rosa più profonda, come i Boston Celtics o i Clevelan Cavaliers. Dovranno anzi guardarsi le spalle dalla rimonta dei sempre più sorprendenti Detroit Pistons di JB Bickerstaff.
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