Con l’inizio di stagione ancora tremendamente lontano ed il mercato in fase decisamente calante per non dire praticamente finito, sono poche le notizie provenienti dal mondo NBA in grado di solleticare l’attenzione; eppure c’è una situazione che in queste ultime settimane sembra essere diventata una sorta di mini tormentone.
Parliamo dello sfortunatissimo Joel Embiid, talento africano dei Philadelphia 76ers: Embiid infatti ha già saltato completamente la stagione scorsa, quella del suo eventuale debutto in NBA a causa della ormai ben nota operazione ad un osso del piede destro, e come vi avevamo già riportato precedentemente dovrà sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico.
La paura di Joel Embiid relativa al saltare anche la prossima stagione (possibilità vicina alla certezza assoluta) oltre che in merito alla longevità della sua carriera, ha spinto il front office dei Sixers e l’atleta in persona a consultare quasi una dozzina di specialisti oltre che Kevin Durant , il quale ha subito anch’egli un’operazione al piede lo scorso Marzo, al fine di ottenere più informazioni possibili.
Tuttavia come riportato da Keith Pompey, un insider molto vicino all’ambiente di Philadelphia, l’operazione è stata ritenuta assolutamente necessaria da tutti gli specialisti consultati: Joel Embiid si è già operato e si attendono ulteriori conferme per quanto riguarda l’assenza effettiva dai campi di gioco.
Un’importante notizia arriva però dal GM dei 76ers, Sam Hinkie, il quale ci fornisce un dettaglio non indifferente sulla problematica del giocatore: Hinkie, stando a The Score, ha negato categoricamente che Joel Embiid si fosse nuovamente rotto l’osso navicolare ed ha affermato che l’intervento è stato ritenuto necessario in quanto la guarigione dal primo infortunio non è mai avvenuta completamente; nel secondo intervento sono state infatti rimpiazzate due viti originariamente apposte durante il primo intervento.
Hinkie si è sbilanciato anche sulla durata della convalescenza totale di Joel Embiid affermando che si aspettano di vedere il centro camerunese fuori dai giochi per almeno 5 mesi fino ad un massimo di 8; lo sfortunato prodotto di Kansas City dovrà rimandare ancora l’esordio in NBA.