George Karl è diventato coach dei Sacramento Kings in un momento di difficoltà, sostituendo il coach ad-interim Tyler Corbin (subentrato al posto di Mike Malone) e portando alla franchigia in viola la sua esperienza già notevolmente sotto i riflettori qualche anno fa in quel di Denver. Le prime mosse del nuovo allenatore sono arrivate in concomitanza con la trade deadline, che sanciva la chiusura del mercato e che ha visto arrivare ai Kings Andre Miller in cambio di Ramon Sessions.
Il giocatore era stato allenato da Karl ai Nuggets e l’idea del coach era proprio quella di portare il core della sua squadra di Denver all’interno della nuova compagine. Quello che ha fatto gridare allo scandalo, però, è stata la sua volontà di prendere a tutti i costi Ty Lawson, mettendo sul piatto anche il ragazzo che nel bene o nel male è il perno della squadra di Sacramento: DeMarcus Cousins.
La formazione ideale di Karl è in grado di correre ed alzare i ritmi e per arrivare a questo, non ci sono stati problemi a rendere l’intero roster in lista ‘available for trade‘, ovvero sul mercato. Cousins è un giocatore per certi versi eccezionale, ma deve credere nel progetto del suo nuovo coach e del GM Pete D’Alessandro che l’ha voluto fortemente; deve mettere tutto in un nuovo concetto di gioco o, come detto dall’allenatore stesso, può anche andarsene.