Kristaps Porzingis è il vero outsider dell’imminente NBA Draft 2015. Infatti il lettone, diciannovenne di 2.12 dalle mani a dir poco fatate, sta conquistando la maggior parte degli addetti ai lavori grazie alle sue strabilianti performance esibite nei vari workout in giro per gli Stati Uniti.
Porzingis ha disputato una buonissima stagione con il Cajasol Siviglia, sia nel campionato spagnolo (l’ACB è da molti considerata la lega più competitiva al mondo dopo la NBA), sia a livello europeo. In ACB l’ala/centro ha giocato 21,7 minuti di media a partita, viaggiando ad una media di 10,7 punti, 4,8 rimbalzi, 1 palla recuperata e 1 stoppata per partita giocata, tirando con il 53,1% da due punti, il 31,3% da tre punti ed il 77,4% dalla linea della carità. In Eurocup (la seconda competizione europea più importante dopo l’Euroleague) Kristaps Porzingis ha mantenuto medie sostanzialmente simili a quelle fatte registrare nel campionato spagnolo: 11,6 punti, 4,1 rimbalzi, 1 palla rubata ed una stoppata a partita, con il 59,6% al tiro da due punti, il 45,9% da tre ed il 70,7% ai tiri liberi, il tutto racchiuso in 20,9 minuti di utilizzo medio.
Il lettone è un prospetto decisamente intrigante. Mentalmente viene considerato già NBA-ready rispetto ad altri suoi coetanei, ed è quasi sorprendente questa considerazione che hanno molti scout americani su di lui, in quanto i lunghi europei hanno la cattiva fama di essere troppo soft e poco aggressivi per il gioco fisico che si fa dall’altra parte dell’Oceano. Ma l’atteggiamento ed il linguaggio del corpo che Porzingis ha mostrato durante tutto l’anno, è ben diverso da quello fatto vedere da talenti europei che sono stati scelti molto in alto nei draft degli anni passati (basti pensare ai casi di Darko Milicic, Nikoloz Tskitishvili, lo stesso Bargnani…). Il nativo di Liepaja (Lettonia) dovrà però lavorare molto sotto il punto di vista fisico, in quanto il suo tonnellaggio (95 chilogrammi) è estremamente insufficiente per poter reggere i contatti con gli avversari nelle arene NBA. Il talento, invece, è lì da vedere. La tecnica ed il rilascio del tiro sono da stropicciarsi gli occhi, tant’è che pochissimi giocatori oltre i 2.10 di altezza posseggono queste qualità. Sa mettere palla per terra (soprattutto per il palleggio-arresto-tiro dalla media distanza), sa colpire dalla lunga distanza (il pick & pop sarà molto probabilmente il primo gioco che verrà fatto per lui), ma è anche capace di leggere bene i raddoppi e di scaricare per l’uomo libero. Inoltre, potrà essere un fattore anche a livello di intimidazione, grazie alle sue lunghissime leve ed al suo buon atletismo.
Uno scout (che ha preferito rimanere anonimo) presente ad uno degli ultimi workout di Porzingis, ha dichiarato senza giri di parole che “Il lettone è già più forte di Karl Towns“. Una bella investitura se si pensa che Towns è sempre stato considerato in ballottaggio con Jahlil Okafor per la first pick del prossimo draft.
Stando a quanto riporta Marc Stein, celebre giornalista di ESPN, Kristaps Porzingis non dovrebbe uscire dalle prime tre scelte del draft, con i Philadelphia 76ers (n. 3) e, soprattutto, i Los Angeles Lakers (n.2) le franchigie maggiormente interessate ad acquistare i diritti sul giocatore. Sarebbe comunque sorprendente un’eventuale scelta del lettone da parte della squadra di Los Angeles, in quanto la dirigenza è sempre stata più propensa ad accaparrarsi un playmaker (D’Angelo Russell o Emmanuel Mudiay) piuttosto che aggiungere un lungo nel pitturato. Ma ciò che ha fatto vedere Porzingis nei vari workout è tale da non far pensare a quale giocatore la propria squadra necessiti di più, ma a prendere il giocatore più talentuoso tra quelli che sono disponibili.