Dopo aver presentato i 3 gironi che non vedono impegnati gli Azzurri (quello con la Francia, quello con Croazia e Slovenia ed infine quello lituano), siamo passati ad una disamina più articolata ed approfondita delle nazionali che compongono il nostro raggruppamento, il B, di certo il più interessante e competitivo dei quattro.
Due giorni fa il pezzo sulla Spagna non al gran completo, ma di certo avversaria temibile. Oggi invece parliamo di quella che, assieme alla Turchia, sarà la “vera” diretta avversaria dell’Italia, quella con la quale giocarsi i 2 posti che Serbia e Spagna ci lasceranno a disposizione, la padrona di casa, la Germania.
Incrociata (in un test amichevole) a fine luglio, la partita, chiusasi con una sconfitta al fotofinish, è stata un’ulteriore riprova di quanto sarà combattuto ed incerto il risultato finale, nonostante tocchi tener conto delle assenze “forzate” degli NBAers da una parte e dall’altra.
Questo il roster completo che scenderà sul parquet a Berlino il prossimo 5 settembre contro l’Islanda:
Robin Benzing (CAI Zaragoza);
Bastian Doreth (medi bayreuth);
Niels Giffey (ALBA Berlin);
Alex King (ALBA Berlin);
Konstantin Klein (Fraport Skyliners);
Maodo Lo (Columbia University);
Dirk Nowitzki (Dallas Mavericks);
Tibor Pleiß (Utah Jazz);
Heiko Schaffartzik (FC Bayern München);
Dennis Schröder (Atlanta Hawks);
Karsten Tadda (Brose Baskets Bamberg);
Akeem Vargas (ALBA Berlin);
Johannes Voigtmann (Fraport Skyliners);
Maik Zirbes (Crvena Zvezda Belgrade);
Paul Zipser (FC Bayern München)
Due i nomi su cui è inevitabile soffermarsi. Il primo è quello del playmaker degli Hawks. Talento in divenire, Dennis Schröder può con la sua esplosività essere davvero un fattore a livello continentale. Difficile per chiunque star dietro alle sue scorribande così come complesso è alle volte carpire con il giusto anticipo la traiettoria dei suoi passaggi spesso immaginifici. Molto acerbo, sarà un enorme grattacapo per difese come quella azzurra.
Quello che invece è ormai un problema per gli schieramenti avversari da decenni è Dirk Nowitzki. Per lui forse davvero non servirebbe questa presentazione. Fuoriclasse assoluto, il lungo tedesco (molto probabilmente all’ultima esperienza a livello europeo con la sua nazionale) sarà il primo, il secondo ed anche il terzo riferimento offensivo per i suoi. Fronte o spalle a canestro, dal palleggio o sugli scarichi, poco importa. Dirk è una macchina da pallacanestro, secondo a nessuno a livello continentale.
Attorno alle due punte di diamante, un roster di tutto rispetto, cresciuto in casa e motivato più che mai da un palazzetto che farà il tifo solo per loro. Essere nel lotto delle quattro qualificate è obiettivo alla portata di una Germania agguerrita e completa. Toccherà all’Italia far si che ciò non avvenga.