Ci sono università negli Stati Uniti che hanno un prestigio particolare per le più varie motivazioni. Ad esempio Harvard, Yale o Princeton sono considerate tra le migliori università del mondo, Alabama, LSU o Clemson hanno una storia di lunga data nel football collegiale. Nel basket tra le università di maggior tradizione è sempre necessario ricordare Duke, Kentucky, ma soprattutto Kansas. Perché fu proprio la University of Kansas, nel lontanissimo 1898, ad assumere il professore di educazione fisica dr. James Naismith, che, soltanto sei anni prima, aveva buttato giù le regole di uno sport innovativo, veloce e intuitivo, di quelli che piacciono tanto agli americani, che utilizzava una palla a spicchi e due canestri. Nel 1899 la University of Kansas fu la prima università americana ad avviare un programma di basket, sotto la direzione dell’illustre fondatore (che, però, ironicamente, a fine carriera, fu l’unico coach della storia di Kansas con un record negativo, 55-60), e fin da quel momento l’università ha collezionato tre titoli NCAA in nove apparizioni in Finale e 14 alle Final Four. Ma soprattutto si è distinta come una vera e propria fucina di talenti, avendo annoverato tra le proprie fila giocatori del calibro di Clyde Lovellette, Wilt Chamberlain, JoJo White, Danny Manning, Raef LaFrentz e Paul Pierce. Anche negli ultimi anni i Jayhawks hanno continuato a produrre talenti, come la scelta #1 e la scelta #3 dello scorso Draft, Andrew Wiggins e Joel Embiid, il primo, Rookie of the Year di quest’anno, il secondo che ancora non abbiamo potuto apprezzare su un campo NBA. Anche quest’anno la University of Kansas non si è risparmiata, e ha consegnato al Draft un altro prospetto di belle speranze che risponde al nome di Kelly Oubre jr., e che adesso andremo a conoscere.
Kelly Oubre jr.
New Orleans, in Lousiana, è una delle più importanti e iconiche città degli Stati Uniti. È la patria del jazz, della cucina creola, e del Mardi Grass, il pittoresco carnevale che invade le strade della città. Negli ultimi giorni però, New Orleans si sta riscoprendo anche città natale del figlio di Kelly Oubre, Kelly Oubre jr., venuto alla luce il 9 dicembre del 1995. L’infanzia Kelly jr. la passa in Louisiana, fino all’età di dieci anni. Proprio quell’anno, nel 2005, New Orleans viene colpita dall’uragano Katrina, in una delle più grandi tragedie della storia recente degli Stati Uniti. Kelly si trasferisce quindi in Texas, a Richmond, dove comincia a frequentare il liceo presso la George Bush High School, a Fort Bend. In questi anni vive un grande sviluppo fisico e un costante miglioramento nelle prestazioni. Per l’ultimo anno di high school, però, Kelly jr. decide di spostarsi, e si trasferisce, attratto dalla maggior visibilità della scuola, alla Findlay Prep di Henderson, in Nevada. Una scuola che può contare su un nutrito gruppo di ex alunni che sono giunti al rango di McDonald’s All-American, tra i più recenti Tristan Thompson, Cory Joseph, Avery Bradley e Anthony Bennett. Qui una stagione da senior da 22 pts, 7 rbd, 2.4 ass e 2.1 stl a partita attira su di lui gli occhi di alcuni dei college più blasonati. Nella selva di offerte che gli piovono addosso, Kelly jr. sceglie infine la storia. Nell’ottobre 2013 si iscrive alla University of Kansas, e si unisce ai Jayhawks. Ala piccola dalle misure ragguardevoli (6.7 piedi, ossia 2.01 m, e 200 libbre, cioè 91 kg), riesce a ritagliarsi uno spazio importante alla corte di coach Bill Self, venendo nominato per due volte Newcomer of the Week della Big 12 Division, ma soprattutto, guadagnandosi 20.9 minuti di media a partita, durante i quali assomma 9.2 pts e 5 rbd. Numeri non esattamente da superstar, ma comprensibili per un freshman, visto che sono stati influenzati dal necessario periodo di adattamento ai nuovi ritmi del gioco a livello NCAA. Il 1 aprile 2015, dopo qualche illazione, Kelly jr. si dichiara eleggibile per il Draft NBA 2105. Vediamo insieme cosa ha attirato l’attenzione degli osservatori NBA su di lui.
Punti Forti
Partiamo dal suo fisico, veramente interessante per essere quello di un’ala piccola. L’altezza, ma soprattutto l’apertura alare (7.2 piedi!), combinate alle sue indubitabili qualità atletiche, lo rendono capace di qualsiasi cosa da entrambe le parti del campo. Ne beneficia soprattutto difensivamente, dove unendo i riflessi veloci alle lunghe braccia, Oubre diventa veramente difficile da superare. Lo dimostrano le 1.1 stl e le 0.4 blk a partita, messe insieme nei suoi 21 minuti circa di media, cifre che si sono però mano a mano alzate nel corso della stagione, dimostrando una continua crescita del giocatore. Dal punto di vista difensivo bisogna considerare anche il gran numero di rimbalzi che il ragazzo è in grado di catturare, 5 a partita, un buon numero per un’ala come lui. Anche offensivamente il suo fisico è la sua arma principale. Bravo nelle penetrazioni in transizione, aggressivo e atletico, attacca in ferro con regolarità, portandosi spesso a casa schiacciate spettacolari e giocate di potenza. Corre bene il campo ed è esplosivo nei pressi del ferro, ma Kelly jr. dispone anche di un bel floater mancino dalla media e dalla lunga distanza (41% dal campo, 37% da tre). Sta anche sviluppando un buon ball handling, non fantastico, ma solido. Ma il suo punto più forte in assoluto è stata l’attitudine dimostrata anche di fronte a un tipo di allenamento molto duro (come quello di Bill Self). La sua capacità di resa sotto pressione è stato il motivo principale del miglioramento sia del suo minutaggio che delle sue prestazioni.
Punti Deboli
Probabilmente in ottica NBA, Kelly jr. è ancora troppo “leggero”, con le sue 200 libbre. Non che ne abbia un eccessivo bisogno, ma la crescita (Oubre ha ancora 19 anni) e l’allenamento a cui sarà sottoposto potranno ovviare facilmente al problema. I suoi tiri sembrano a volte deboli, morbidi quasi “sgonfi”, il sogno di qualsiasi stoppatore e rim protector in NBA. Ma soprattutto il punto più grave riguarda il suo gioco difensivo: ogni tanto, infatti, dimostra degli inspiegabili cali di attenzione o di tensione, e finisce per commettere (e sprecare) falli banali. Un difetto tanto più grave per un giocatore che ha dimostrato gli sprazzi migliori del suo gioco dalla sua parte del parquet.
Prospettive
Le qualità di Kelly jr. sono di certo ancora acerbe, e non ci si deve aspettare da lui un impatto immediato e devastante sulla lega, anche perché, probabilmente, non è ancora del tutto NBA ready, ma la continua maturazione e l’attitudine al miglioramento ne fanno un ottima opzione di scelta al Draft, soprattutto per una squadra che abbia un progetto di ricostruzione a lungo termine e che possa permettersi di concedergli spazio sul parquet. Nei mock draft, dopo aver stazionato per un po’ intorno alla decima posizione, il suo nome ondeggia tra la scelta #14 degli Oklahoma City Thunder e la #16 dei Boston Celtics. Probabilmente il suo ambiente ideale sarebbe quello biancoverde, dove potrebbe fare da rincalzo a Evan Turner, senza eccessive pressioni, guadagnandosi però i suoi minuti sul campo. Che cosa Kelly Oubre jr. possa ambire a diventare è difficile dire. I paragoni sono scomodi, e non del tutto calzanti in ogni caso, ma volendo forzare un nome si potrebbe citare quello di Kendall Gill, ala piccola, scelta #5 al Draft del 1990, assoluto giramondo (giocò per 7 squadre diverse), detentore, insieme a Larry Kenon, del record NBA per palle recuperate (11, fatte registrare il 13 aprile del 1999, quando giocava per i New Jersey Nets, in una partita contro i Miami Heat, parte di una straordinaria tripla doppia con 15 pts e 10 rbd). Ma come sempre ogni paragone lascia il tempo che trova, perché il futuro di Kelly Oubre jr. è in mano a lui. A noi non resta che augurargli buona fortuna per questo Draft, certi che sarà uno dei protagonisti.