ATLANTA- Eastern Conference Finals. Una delle squadre più democratiche degli ultimi anni contro il giocatore più decisivo della decade. Hawks-Cavs è una serie difficile da decifrare: entrambi i team hanno faticato a trovare ritmo e costanza in questi playoff, ma sono riusciti a rispondere presente quando messi alle strette. Gara 1 può già essere decisiva.
Primo quarto: Primo possesso Cleveland e canestro iniziale di Mozgov; risponde subito Teague con una tripla. I Cavs stanno andando molto sotto da Mozgov in queste fasi iniziali, mentre l’attacco degli Hawks non è esattamente armonico. Atlanta riesce a farla girare meglio e arrivano tre canestri in fila, compreso l’and-1 di Korver. Il ritmo della partita è forsennato, con molti tiri che vengono presi nei primi dieci secondi di azione. Ora l’attacco degli Hawks è più fluido, mentre i Cavs continuano a cercare isolamenti in post che non stanno pagando grandi dividendi. Bruttissima palla persa di Mozgov, che la tira direttamente in terza fila; subito dopo James prova a entrare in partita con un passaggio-tracciante dei suoi, che manda Thompson in lunetta per l’and-1. L’ala realizza il libero del 16-12 (in favore di Atlanta). Sin qui il giocatore più decisivo è stato Teague, che ha trovato buone linee di penetrazione e sta battendo l’uomo con grande costanza; Irving fatica tantissimo in difesa. I Cavs, contro le razzenti guardie degli Hawks, stanno soffrendo la mancanza di un rim protector d’elite. A complicare ulteriormente le cose per coach Blatt arriva il secondo fallo di LeBron James, che è costretto a uscire dal campo. Il ritmo, in finale di quarto, rallenta sensibilmente, con gli attacchi in isolamento di Cleveland che sono improvvisamente diventati più efficaci; Thompson torna in lunetta con la possibilità di ridurre ulteriormente il distacco e portarlo sotto i cinque punti. Gli Hawks segnano il canestro conclusivo del quarto, mentre Shumpert non va lontano dal trovare un clamoroso bersaglio da prima di metà campo.
Secondo quarto: Atlanta ha chiuso la prima frazione con un eccellente 11/18 dal campo. Nel pitturato i giocatori degli Hawks hanno tirato addirittura col 70% (6-9); Cleveland deve trovare una soluzione per limitare le ricezioni sotto canestro. Muscala, appena scongelato da coach Budenholzer, segna uno spettacolare tap-in in acrobazia, mostrando come il leitmotiv per gli Hawks sia lo stesso del primo quarto. Dall’altra parte Smith è pericolosamente entrato nel match e lo mostra una volta per tutte con una tripla in fade-away, che batte il raddoppio accennato da Atlanta. La guardia non smette di segnare canestri difficili; l’ennesima tripla e il successivo canestro in penetrazione di LeBron – che portano la partita in parità – costringono Budenholzer a chiamare timeout. Horford prova a riportare i suoi a distanza di sicurezza segnando un difficilissimo canestro in post dopo il fallo. La partita non è di certo una delle più belle viste in questi playoff, ma le due squadre stanno mostrando grande intensità e durezza fisica e mentale. Sull’asse Schröder-Horford arriva la giocata del match: uno spettacolare alley-oop degno delle migliori esecuzioni dell’accoppiata Paul-Jordan. Attenzione a LeBron, che ora sta battendo Carroll con grande facilità; l’ala piccola degli Hawks è di una quindicina di chili più leggero del Re e sta andando sotto fisicamente a ogni tentativo di fare a sportellate di quest’ultimo. L’inerzia psicologica del match ora sembra passata a Cleveland, come mostrato anche dal pasticcio combinato da Teague e Korver sulla linea di fondo; i due perdono una palla davvero banale. James continua a martellare gli Hawks; 8 degli ultimi 10 punti dei Cavs sono suoi, con Atlanta che non ha soluzioni per contenerlo. Alley-oop dei Cavs per chiudere il quarto, ma Bazemore ha il tempo di rispondere sulla sirena conclusiva, portando il punteggio sul 51 pari. Migliori realizzatori Teague per gli Hawks (17 punti) e James per i Cavs (16 punti). La partita fin qui ha vissuto di strappi e ondate: nessuna delle due squadre è stata in grado di imporre stabilmente il proprio ritmo sull’altra.
Terzo quarto: Si riprende con il canestro in sottomano di Horford, assistito da Teague. Svista arbitrale piuttosto evidente sul tocco di Lebron che finisce nella metà campo di Cleveland; Irving recupera la palla e gli arbitri non fischiano. Dall’altra parte gli Hawks – la squadra più equilibrata della regular season – stasera hanno evidenti problemi di equilibrio: Carroll, Korver e Millsap ancora non sono entrati in partita. James appoggia male un piede e inizia a zoppicare; potrebbe trattarsi di un problema a una caviglia. Blatt decide di chiamare timeout per sicurezza. Alla ripresa delle operazioni LeBron non è in campo, ma le sue condizioni non sembrano destare particolari preoccupazioni. La partita adesso è davvero statica ed esteticamente poco bella: le squadre vivono di isolamenti e di giochi offensivi poco armonici; siamo davanti al basket da playoff dell’est al suo peggio. Gli Hawks rischiano di perdere la bussola: arriva pure il tecnico per Millsap, che si è avvicinato con fare minaccioso a uno degli arbitri dopo una chiamata a sfavore. LeBron nel frattempo è rientrato e sembra a posto fisicamente. I Cavs – sul 63 pari – non segnano ormai da tre minuti. Ci pensa proprio LeBron a riportarli avanti con un 2-2 in lunetta. Smith, dal canto suo, stasera non ha segnato un solo canestro facile e non smette di incendiare la retina con triple pazzesche. Ne arrivano altre due in fila, una più difficile dell’altra. I Cavs provano l’allungo, dopo essere stati all’inseguimento per buona parte del match. Finalmente Smith sbaglia un canestro, ma l’eccellente Tristan Thompson cattura l’ennesimo rimbalzo offensivo e viene mandato in lunetta. Il quarto si chiude di nuovo con un’esplosione di Bazemore: linea di fondo e inchiodata sublime a una mano. C’è ancora tempo per la replica di Smith, che mette un’altra tripla per il 74-67 che manda i titoli di coda sul terzo quarto. Il canestro sulla sirena di Antic non viene convalidato; questione di centesimi di secondo.
Quarto quarto: Smith chiude una frazione, Smith ne riapre un’altra. Altro giro, altra tripla. Non ci sono parole per la prestazione dell’ex Knicks. Come se non bastasse il buon JR ne infila un’altra subito dopo, mandando Atlanta addirittura a -13. Per gli Hawks visti stasera la rimonta pare quasi impossibile. Smith, sempre lui, segna pure la tripla dell’85-67 che chiude un impressionante parziale di 13-0 in due minuti e mezzo. Per i Cavs ormai si tratta solo di amministrare il vantaggio. Uno dei principali motivi d’interesse di questo ultimo quarto sono le impressionanti sportellate sotto canestro in cui si stanno impegnando James e Millsap, con LeBron che sta uscendo vincitore da quasi tutti i duelli. Millsap, in ogni caso, è uno dei pochi giocatori in grado di limitarlo in post basso, grazie a una struttura fisica non troppo diversa da quella del Re. La palla, nell’attacco degli Hawks, è completamente ferma; anche Teague è uscito dalla partita, mentre Schröder stasera non ci è mai entrato. Carroll appoggia male il piede sinistro e finisce a terra dolorante; Budenholzer non si può permettere di perdere il suo tuttofare. DeMarre, purtroppo, viene portato negli spogliatoi. L’infortunio sembra abbastanza serio; in campo entra il venerabile Elton Brand. Per Carroll si tratta di un problema al ginocchio sinistro. Nel frattempo gli Hawks ritrovano un po’ di brillantezza e riescono a riportarsi sotto. Dopo alcune fasi concitate il punteggio arriva sul 91-85 in favore dei Cavs, con due minuti ancora sul cronometro. Il catalizzatore emotivo della rimonta degli Hawks è stato l’insospettabile Kent Bazemore, che ha innalzato il livello atletico di una squadra talvolta troppo compassata come gli Hawks. Orrida difesa di Atlanta sulla penetrazione di James, che trova la schiacciata che chiude, con ogni probabilità, il match. James stanotte ha superato Jordan ed è diventato il giocatore con più partite di playoff (52) con più di 30 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. La partita la chiude Shumpert con un 1-2 ai liberi e con il rimbalzo catturato sul proprio errore in lunetta. Punteggio finale di 97-89, al termine di una partita intensa e giocata piuttosto male dai padroni di casa. I Cavs, dal canto loro, non hanno dato l’impressione di essere dominanti. Ci è voluta una serata di grazia di Smith per indirizzare la partita, ma Cleveland ha avuto poco a nulla da Irving e dalla panchina, Smith a parte (0 punti per le altre riserve dei Cavs). Gara 2 pare dunque essere apertissima.
FINAL | |||||
(1-0)
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20 | 31 | 23 | 23 | 97 |
26 | 25 | 16 | 22 | 89 |
Players of the Game |
CLE – LeBron James (Pts: 31, Reb: 8, Ast: 6) |
ATL – Jeff Teague (Pts: 27, Reb: 3, Ast: 4) |
CLEVELAND
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STARTERS | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
L. James* | 31 | 8 | 6 | 3 | 12-26 | 0-1 | 7-8 | 4 | 1 | 0 | 38 | 48 |
T. Thompson* | 14 | 10 | 0 | 3 | 5-7 | 0-0 | 4-7 | 0 | 0 | 2 | 42 | 26 |
T. Mozgov* | 10 | 11 | 0 | 3 | 5-9 | 0-0 | 0-0 | 1 | 0 | 0 | 24 | 20 |
K. Irving* | 10 | 3 | 6 | 1 | 4-10 | 2-3 | 0-1 | 2 | 0 | 0 | 27 | 23 |
I. Shumpert* | 4 | 7 | 2 | 3 | 1-7 | 0-3 | 2-4 | 2 | 1 | 1 | 34 | 15 |
BENCH | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
J. Smith | 28 | 8 | 3 | 2 | 10-16 | 8-12 | 0-0 | 2 | 1 | 1 | 36 | 42 |
S. Marion | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
M. Miller | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
B. Haywood | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
J. Jones | 0 | 0 | 0 | 1 | 0-3 | 0-3 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 14 | 0 |
K. Perkins | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
A. Varejao | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
K. Love | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
D. Kennedy | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
M. Dellavedova | 0 | 2 | 3 | 3 | 0-6 | 0-4 | 0-0 | 1 | 1 | 0 | 25 | 8 |
J. Harris | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
ATLANTA
|
STARTERS | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
J. Teague* | 27 | 3 | 4 | 2 | 11-24 | 1-6 | 4-4 | 3 | 2 | 0 | 39 | 37 |
A. Horford* | 16 | 7 | 2 | 2 | 8-12 | 0-1 | 0-1 | 1 | 0 | 0 | 38 | 26 |
P. Millsap* | 13 | 7 | 3 | 6 | 3-11 | 0-3 | 7-10 | 3 | 0 | 1 | 38 | 24 |
K. Korver* | 9 | 7 | 3 | 3 | 3-5 | 2-4 | 1-1 | 3 | 0 | 0 | 36 | 19 |
D. Carroll* | 5 | 1 | 3 | 2 | 2-7 | 1-4 | 0-0 | 0 | 2 | 0 | 35 | 14 |
BENCH | PT | R | A | PF | FG | 3FG | FT | TO | STL | BK | MIN | FPT |
K. Bazemore | 10 | 4 | 0 | 0 | 4-5 | 0-1 | 2-3 | 0 | 0 | 1 | 16 | 15 |
D. Schroder | 6 | 3 | 4 | 2 | 2-10 | 0-3 | 2-2 | 1 | 1 | 0 | 19 | 17 |
M. Muscala | 2 | 2 | 0 | 1 | 1-2 | 0-0 | 0-0 | 1 | 0 | 1 | 11 | 4 |
E. Brand | 1 | 0 | 0 | 1 | 0-0 | 0-0 | 1-2 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 |
T. Sefolosha | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
S. Mack | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
A. Daye | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
J. Jenkins | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
M. Scott | 0 | 0 | 0 | 0 | 0-0 | 0-0 | 0-0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
P. Antic | 0 | 3 | 0 | 2 | 0-1 | 0-1 | 0-0 | 0 | 1 | 0 | 10 | 4 |
Team Stats
STAT | TOTAL | TOTAL |
Points | 97 | 89 |
Field Goals | 37-84, 44% | 34-77, 44% |
Free Throws | 13-20, 65% | 17-23, 73% |
3-pointers | 10-26, 38% | 4-23, 17% |
Off. Rebounds | 12 | 7 |
Def. Rebounds | 37 | 30 |
Total Rebounds | 49 | 37 |
Assists | 20 | 19 |
Blocks | 4 | 3 |
Fouls | 19 | 21 |
Steals | 4 | 6 |
Turnovers | 12 | 12 |