Jason Terry, dopo diversi anni alla corte di Dirk Nowitzki ai Dallas Mavs, questa estate si è accasato con i Boston Celtics in cerca di nuove motivazioni e, perchè no, nuove vittorie. Il “Jet”, questo il suo soprannome, ai microfoni del Boston Herald, ha parlato della sua nuova avventura in maglia biancoverde, affrontando come primo argomento l’inevitabile patrimonio lasciato da Ray Allen: “Siamo due giocatori diversi, ma spero di fare e portare qualcosa che Ray non ha fatto. Ovviamente Allen è stato un grande giocatore per questa franchigia, li ha portati al titolo nel 2008, ma ripeto abbiamo due tipologie di gioco diverse. Poi io sono un po’ più basso, ma sono il JET, e mi piace volare, quindi vedremo cosa succederà.” Terry, che è stato nominato come sesto uomo dell’anno nel 2009 quando giocava a Dallas, sa l’importanza della panchina e come aiutare la squadra. E’ uno di quei giocatori orgogliosi di uscire dalla panchina e cambiare il ritmo della partita: ” Lo scorso anno le statistiche dei Boston, per quanto riguarda i punti dalla panchina, son state abbastanza imbarazzanti, ma mentre io sarò un Celtic questo non accadrà più. Le stelle sanno cosa devono fare durante le partite e io cercherò di dare un mano. Sarà una lunga stagione e bisogna poter contare sulla nostra panchina. Se guardiamo, sulla carta, oltre al quintetto base, abbiamo anche un supporting-cast di livello.” Come detto in precedenza l’obiettivo di Jason Terry è quello di arrivare ad un altro titolo con i Boston Celtics: “Ho già parlato con Kevin Garnett e anche lui vuole vincere un altro campionato. Rondo mi racconta ogni giorno di voler vincere un altro anello. Pierce sembra poi in buone condizioni fisiche. Sono campioni. Sono veterani che sanno come aiutare i giovani che abbiamo in squadre e in panchina, sanno aiutarli a capire cosa significa vincere un titolo. In questa squadra il mio lavoro non cambierà rispetto a quanto fatto con i Mavericks. Sarò il sesto uomo. Io sono uno dei migliori per quanto riguarda quel ruolo. E sono orgoglioso di questo. Ciò che la squadra ha bisogno è quella scintilla, l’energia dalla panchina, ed io sono qui per questo.” Messaggio ricevuto JET.
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