Nella notte, il secondo giocatore ad andare in tripla doppia dopo Kobe, è stato Kevin Durant, che non aveva ancora realizzato un simile record e finalmente nella vittoria dei suoi Thunder contro i Warriros si è tolto questa soddisfazione:
“in tutta onestà ho pensato solo a giocare, se poi veniva la tripla doppia tanto di guadagnato. Ora però sono contento, credo di essermi tolto un bel peso”
Il 3 volte capocannoniere della lega festeggia la vittoria( l’ottava in stagione) arrivata a cinque secondi dalla sirena, grazie al suo decimo assist per una bomba di Kevin Martin( apporto essenziale dalla panchina con 23 punti) che affonda una volta per tutte l’ultimo tentativo di rimonta dei Warriors. E nonostante la stella dei Thunder continui a segnare ventelli e trentelli a raffica, sta facendo enormi progressi in tutti gli aspetti del gioco:
“In alcune sersate mi è chiesto di realizzare 30 punti, in altre è meglio se distribuisco 7-8 assist. Sto cercando di essere un giocatore completo per aiutare la mia squadra a vincere. Poi, le statistiche mi interessano il giusto”.
Curiosità: solo due giocatori nella storia della NBA hanno realizzato una tripla doppia dopo quota 10.000 punti totalizzati; Durant appunto e Dirk Nowitzki, che nel febbraio del 2008 aveva già raggiunto 16.220 punti prima della sua tripla doppia. Dopo un inizio in cui Durant metteva a referto più palle perse che assist, ora si sta concentrando sulla squadra, per provare ad essere un “all around player” e aumentare il suo bagaglio tecnico.
«È un grande passatore», ha detto il suo avversario David Lee, «attira raddoppi con una facilità disarmante perché è in grado di segnare ad ogni possesso e in più è molto alto, può far partire lo scarico sopra le teste dei suoi marcatori».
I Thunder, dopo le incertezze iniziali, sembrano ormai un gruppo rodato. Il prossimo match è contro i Clippers che vengono da 5 vittorie di fila. Partita cruciale per capire il livello di entrambe le squadre.