Curioso “segreto” svelato in questi giorni dal New York Daily News, secondo una fonte molto vicina all’head coach dei Knicks, Woodson avrebbe sempre pensato che Jeremy Lin fosse più utile partendo dalla panchina che dall’inizio, tra i titolari. Questo perchè secondo il “credo” dello stesso coach, Lin non è considerato un Playmaker vero e proprio in quanto per i suoi gusti tira troppo, mentre Mike preferisce un PM puro, in grado di mandare i compagni a canestro e gestire l’attacco in modo ordinato ed efficace. I primi segni di questa sua preferenza si erano già visti la stagione scorsa, Jeremy infatti è esploso nel periodo in cui sulla panchina dei NYK sedeva tale Mike D’Antoni; dopo le dimissioni dello stesso D’Antoni, Lin non ha mai avuto le stesse cifre che aveva fatto registrare fino a quel momento anche a causa di una riduzione notevole dei minuti in campo (da 35 a 26), e successivamente a causa di un infortunio al ginocchio.
“Non mi interessa parlare di questo” ha risposto infastidito coach Woodson ai giornalisti che insistono sulle domande riguardanti la non-permanenza di Lin a Ny. “E’ una cosa del passato, io devo preoccuparmi solamente dei ragazzi che alleno. Le cose cambiano, e negli sports succede tutte le volte e molto spesso. Noi comunque abbiamo Raymond Felton, abbiamo Jason Kidd ed abbiamo Pablo Prigioni, questi sono ragazzi che abbiamo pensato siano utili per aiutarci a vincere, fine delle discussioni. Non saprei cosa volere di più! Jeremy oramai è storia del passato e noi siamo andati verso un’altra direzione, gli auguriamo il meglio che possa avere a Houston, tutto qui. Noi siamo veramente felici cosi come siamo, assolutamente felici…Io lo sono.”
Questo inizio di stagione sembra dargli ragione, ricordando che Shumpert e Stoudemire non hanno ancora messo i piedi in campo e li, forse, arriveranno le vere difficoltà.