Appena arrivato da Houston a Oklahoma City, Kevin Martin sapeva di avere delle grosse responsabilità. La principale di queste era di sostituire un tizio con il numero 13, con una folta barba e un tiro letale da qualsiasi distanza, che risponde al nome di James Harden. I Thunder hanno visto infatti nel 29enne da Western Carolina University il perfetto rimpiazzo come sesto uomo del partente Harden, addetto a portare energia e soprattutto punti (quelli sono la sua specialità!) dalla panchina, risorsa imprescindibile per la franchigia dell’Oklahoma. Ma la responsabilità di sostituire Harden non si è posta unicamente sotto il punto di vista tecnico. Il “Barba” oltre ad essere il miglior sesto uomo della Lega e uno dei migliori giocatori di Okc, era anche uno dei beniamini dei tifosi.
Potevano sembrare richieste molto onerose a un veterano -che ha maturato ben 8 anni nella lega- considerato anche il fatto che questi avrebbe dovuto abituarsi a una nuova città, a nuovi compagni e ad un nuovo sistema di gioco. Addirittura alcuni critici hanno azzardato che i Thunder avessero regalato la vittoria della Western Conference ai Lakers (immagino che attualmente questi critici risultino dispersi…).
Invece, dopo 26 partite giocate in questa stagione in quel dell’Oklahoma, il buon Kevin non ha deluso i tanti tifosi dei Thunder. Il nostro vanta una media di 15,7 punti per gara in 29,8 minuti di utilizzo, con il 46,6% dal campo e il 45,5 dalla linea dei 3 punti (e, a voler essere completi, il 93% in lunetta).
Lo stesso Martin non potrebbe essere più felice. In primo luogo, per la prima volta in carriera, gioca in una contender per il titolo (che non è poco, dopo essere stato ai playoff una sola volta con i Sacramento Kings nel 2005-2006), e ha legato subito con i suoi compagni di squadra. Martin ha peraltro dichiarato di avere abbracciato con piacere il suo ruolo di sesto uomo e che questo è il momento più divertente della sua carriera.
“La squadra mi ha accolto e ha facilitato il mio ambientamento”, ha dichiarato Martin, “A questo punto della mia carriera non avrei potuto chiedere di meglio. Continueremo a migliorare con l’andare avanti della stagione e anche se al momento ci stiamo divertendo, abbiamo ancora dei margini di miglioramento”.
La voglia di divertirsi e fare bene con i Thunder è tale che Martin, che diventerà unrestricted free agent a fine stagione, vorrebbe negoziare un accordo a lungo termine con la franchigia, volontà che, stando a diverse fonti, è anche quella di Oklahoma City.
Il numero 23 dei Thunder ha anche parlato dei due giocatori chiave di OKC, Russell Westbrook e Kevin Durant: “Arrivare in una squadra dove Kevin e Russell sono la prima e la seconda opzione offensiva ti rende la vita più semplice. Ho capito, dopo anni di esperienza, che quello che fa la differenza è ciò che si fa in più: essere i primi ad arrivare all’allenamento, studiare attentamente il gioco, per esempio guardando attentamente le migliori difese, come quelle degli Spurs e dei Celtics, per capire come cercano di fermarti ogni partita. Queste sono alcune delle cose che ti rendono un giocatore migliore. Noi cerchiamo di seguire il loro esempio e la loro guida”.
E a circa due mesi dall’inizio della regular season, i risultati non potrebbero essere migliori: Durant, Westbrook e Martin hanno trascinato la propria franchigia al miglior record della Lega con 21 vittorie e 6 sconfitte giocando il miglior basket della NBA. I Thunder sono tranquillamente in grado di vincere più di 60 partite e vincere nuovamente la Western Conference, rappresentandola alle Finals e il contributo di Martin per raggiungere questo risultato sarà fondamentale. Per adesso è riuscito nella non facilissima impresa di non far rimpiangere Harden ai tifosi di OKC; chissà quali altre sorprese ci potrebbe ancora riservare!